Magliano de’ Marsi. L’assessore al bilancio del Comune di Magliano, Antonio Morgante, torna sulla vicenda del mancato arrivo nella Marsica dei fondi europei e regionali per le aziende. “Colgo con favore l’agitazione degli ambienti di sinistra marsicani arrivata dopo il mio avvertimento sulla debolezza della rappresentanza marsicana in giunta regionale e dopo aver denunciato le scellerate decisioni prese dalla stessa giunta che hanno cancellato la Marsica (compreso il Carseolano) dalla mappa degli aiuti dell’Unione Europea”, ha spiegato Morgante, “trovo però strano che alcuni consiglieri del Comune di Avezzano, invece di interessare il Sindaco Di Pangrazio, affinché a sua volta interessi il Consigliere e Presidente del Consiglio Regionale Di Pangrazio, lancino poco efficaci invettive pubbliche contro la decisione della Giunta D’Alfonso.E trovo anche poco sensato che il Presidente della Commissione regionale attività produttive, Lorenzo Berardinetti, chiami a raccolta i sindaci della Marsica come se fosse all’opposizione. Bisogna però leggere con attenzione le due delibere regionali, quella con cui il precedente governo regionale prevedeva anche la Marsica e il Carseolano e quella con la quale D’Alfonso/Lolli le hanno escluse. La scorsa giunta ha inserito sia il cratere aquilano che le aree della Marsica, contando su una azione politica di livello nazionale che accogliesse l’ipotesi che le aree di crisi, con il terremoto del 6 aprile 2009, dovevano obiettivamente tener conto anche dell’area colpita dal sisma. La giunta attuale, non ha continuato il pressing sul governo, tra l’altro ad essa omogeneo politicamente, preferendo cancellare l’area marsicana per favorire l’area aquilana. In questo modo il vicepresidente della giunta, l’aquilano Lolli, ha messo artificialmente contro due territori dell’Abruzzo interno, non pensando o non volendo pensare che la questione poteva essere risolta in un contesto politico nazionale, a tutto vantaggio dell’Abruzzo. Ora invece abbiamo che i territori dell’Aquilano godranno nei prossimi anni di 200 milioni di euro per le attività economiche provenienti dalle risorse berlusconiane per la ricostruzione, più quelli dei fondi europei ordinari, mentre la Marsica dovrà accontentarsi di uno zero spaccato.
Se il buongiorno si vede dal mattino”.