Castellafiume. L’ennesimo avvelenamento ai danni di un cane è stato segnalato ancora una volta a Castellafiume, dove nei giorni scorsi erano stati già avvelenati almeno sette cani, cinque dei quali sono morti (leggi qui). Il numero degli animali tratti in salvo sale, invece, da due a tre. Il killer dei cani ha agito con lo stesso modus operandi gettando un boccone avvelenato nel cortile di un’abitazione privata. Tempestivo è stato l’intervento del proprietario che ha subito portato l’animale da un veterinario. Il sanitario ha confermato che i malori manifestati dal cane erano da imputare ad un avvelenamento.
Intanto emergono particolari inquietanti sul cane rinvenuto morto nel parco giochi del paese. L’animale non sarebbe stato avvelenato, ma tramortito con un colpo alla testa, chiuso in una busta e poi appeso ad un albero proprio in quel luogo frequentato da mamme e bambini. Si è conclusa a lieto fine, invece, la storia del cane randagio salvato da un giovane del posto che, per precauzione, è stato trasferito in un canile al fine di evitare che l’animale possa correre di nuovo il rischio di ingerire un altro boccone avvelenato.
Sul posto, a seguito delle numerose segnalazioni, sono intervenuti anche i carabinieri forestali di Canistro che hanno effettuato un sopralluogo.
Alcune esche avvelenate sarebbero state, inoltre, segnalate da numerosi cittadini all’interno dei secchi dell’umido impiegati per la raccolta differenziata. Questo fa supporre che tra i bersagli del killer dei cani di Castellafiume potrebbero esserci anche quegli animali che durante la notte, attirati dall’odore dei rifiuti organici, vanno a rovistare nei secchi rovesciando tutta la spazzatura a terra. (f.d.m.)