Avezzano. Esami al fegato? Stop a ricoveri e traumi (per il prelievo di tessuto) e fine degli spostamenti in altre strutture sanitarie, negli anni passati anche in altre Asl o Regioni: con l’apparecchio Fibroscan l’accertamento, non invasivo, è simile a un’ecografia e ora, per i residenti nella Marsica, si potrà fare all’ospedale di Avezzano. Il reparto di malattie infettive dell’ospedale, grazie alla sensibilità di tutta la Direzione Asl n. 1, guidata dal Manager Giancarlo Silveri, si è dotato di un moderno macchinario di ultima generazione, il Fibroscan, che migliora diagnosi, controlli del fegato e dà la possibilità di fare l’esame nel territorio. Un vero salto di qualità, quello compiuto dal reparto malattie infettive, diretto dal dottor Maurizio Paoloni, che alza il livello dell’assistenza sanitaria e, fatto non disprezzabile in tempi di austerity, riduce i costi dell’Azienda. Finora, infatti, per fare l’esame del fegato con biopsia, era necessario (quasi sempre) ricoverarsi in Day Hospital (entri al mattino e torni a casa in giornata). La nuova modalità di accertamento delle malattie del fegato è stata attivata oltre un mese fa al servizio epatologia, gestito dal dottor Armando Ranelli (sempre all’interno di malattie infettive). In meno di 5 settimane sono stati effettuati oltre 100 controlli: debutto superato a pieni voti e facile previsione di un vistoso aumento di prestazioni. Test non invasivo. Finora, per valutare la fibrosi epatica, occorreva quasi sempre ricoverarsi e fare la biopsia (cioè il prelievo di un frammento di tessuto). Una pratica invasiva e piuttosto traumatica che, tra l’altro, non consentiva di effettuare accertamenti ravvicinati nel tempo, in modo da assicurare una costante verifica dell’andamento della patologia. Il fibroscan, invece, permetterà di evitare, in molti casi, il ricorso alla biopsia e di procedere a controlli ravvicinati nel tempo (quindi con adeguata frequenza), col vantaggio di monitorare al meglio l’evoluzione dell’eventuale malattie del fegato e, quindi, di mettere a punto una cura più efficace. Col nuovo apparecchio è sufficiente appoggiare dall’esterno la sonda sul punto interessato (simile, appunto, a un’ecografia). Epatiti in aumento. L’utilizzo del nuovo macchinario è ancora più importante alla luce dell’incremento di casi di Epatite nella Marsica. Negli ultimi 2 anni, rispetto al periodo precedente, in particolare, si è registrata una maggiore incidenza (circa il 5%) dell’epatite B: oggi, all’ospedale di Avezzano sono quasi 300 i pazienti affetti da questo tipo di patologia. Più alto il numero di casi di epatite C. “Col Fibroscan”, dichiara Paoloni, “siamo in grado di monitorare in modo più efficace l’evoluzione delle patologie del fegato e il paziente, da parte sua, avrà la possibilità di fare un esame non invasivo e senza disagi” L’attivazione del fibroscan, all’ospedale di Avezzano, è un’ulteriore potenziamento della complessiva azione di tecnologia sanitaria prevista su tutto il territorio provinciale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Il Fibroscan, messo in funzione nella Marsica, si aggiunge infatti allo stesso tipo di prestazione già attivata, ormai da diverso tempo, al presidio San Salvatore di L’Aquila. Aids: nuove strategie nelle cure. Intanto lunedì scorso, ad Avezzano, si è tenuto il convegno di formazione professionale sull’aids, ‘Nuovi obiettivi terapeutici’, organizzato dallo stesso Paoloni. Temi affrontati: ridurre il numero di farmaci contro l’Aids, migliorare la qualità di vita del paziente e contenere i costi sanitari. Presenti nomi importanti della disciplina come Carlo Perno, virologo di fama internazionale dell’Università Tor Vergata di Roma, Alessandro Grimaldi, direttore malattie infettive del San Salvatore di L’Aquila, Giustino Parruti direttore malattie infettive dell’ospedale di Pescara.