Pescina. Ergastolo con isolamento diurno e notturno per un anno confermato. La Corte d’Assise d’appello dell’Aquila, guidata dal presidente Luigi Catelli, ha confermato la condanna di primo grado nei confronti di Veli Veli Selmanaj, colpevole del duplice omicidio a colpi di pistola della figlia Senade e della moglie Fatima, all’uscita di un supermercato di Pescina. Oltre a scontare il massimo della pena, la sentenza nei confronti del padre e marito killer sarà pubblicata su circuiti web per quindici giorni. Una richiesta avanzata dal procuratore generale Romolo Como. Selmanaj, secondo la sentenza, sarà anche espulso dall’Italia una volta scontato la pena dell’ergastolo. Dovrà pagare, infine, una provvisionale di 50mila euro. “Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza”, hanno commentato a caldo i difensori del kosovaro, Antonio Milo e Davide Baldassarre, “e certamente ricorreremo in Cassazione”. I legali avevano presentato una richiesta di perizia che non è stata accolta. “Ci aspettavamo che la corte”, hanno sottolineato, “disponesse la perizia d’ufficio per valutare una eventuale incapacità di intendere e di volere dell’imputato. Vogliamo capire quale è stato il motivo del diniego di tale istanza e per questo attendiamo il documento del giudice”. L’uomo è stato condannato all’ergastolo che dovrà scontare, prima in isolamento, nel carcere di Teramo. Il kosovaro, reo confesso, è accusato di duplice omicidio con le aggravanti della premeditazione, del vincolo discendente con la figlia, oltre al porto e alla detenzione abusiva di arma da fuoco. Le figlie, difese dall’avvocato Leonardo Casciere, hanno confermato che in casa dovevano subire continue violenze e angherie e hanno raccontato che spesso il padre rientrava ubriaco e che loro, compresa la sorella, la vittima Senade, erano costrette a subire spesso molestie.