Pescina. Ergastolo con isolamento diurno e notturno per un anno a Veli , colpevole del duplice omicidio a colpi di pistola della figlia Senade Selmanaj e della moglie Fatima all’uscita di un supermercato di Pescina. La corte d’Assise dell’Aquila, presieduta dal giudice Giuseppe Grieco (a latere Romano Gargarella), ha inflitto il massimo della pena al padre e marito killer, arrivato in aula accompagnato dai suoi legali Antonio Milo e Davide Baldassarre. E’ rimasto impassibile per tutta la durata dell’udienza con lo sguardo freddo e quasi distaccato da quello che stava accadendo, e non ha voluto fare dichiarazioni spontanee. Oltre all’ergastolo, gli è stato inflitto isolamento per un anno e mezzo diurno e notturno e niente potestà genitoriale, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. I giudici Grieco e Gargarella, insieme ai sei giudici popolari poi hanno ascoltato le arringhe degli avvocati di parte e del legale dela parte civile, Leonardo Casciere, si sono ritirati e hanno emesso il verdetto finale. L’uomo è stato condannato, come chiesto dall’accusa, il pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato, all’ergastolo, dovrà rimanere in isolamento nel carcere di Teramo Il kosovaro reo confesso è accusato di duplice omicidio con le aggravanti della premeditazione, del vincolo discendente con la figlia, oltre al porto e alla detenzione abusiva di arma da fuoco. Le figlie hanno confermato che in casa dovevano subire continue violenze e angherie. Le ragazze hanno raccontato che spesso il padre rientrava ubriaco e che le figlie, compresa la vittima Senade, erano costrette a subire spesso molestie. Per l’avvocato Casciere si tratta di “una sentenza che rispecchia l’efferatezza di un delitto violento e che ha portato a sparare ben cinque colpi contro la figlia, dopo che era stata già uccisa la madre”.