Avezzano. Il Liceo Scientifico “Marco Vitruvio Pollione” di Avezzano dispone da ormai otto anni della curvatura Cambridge, nella quale gli studenti non solo lavorano in alcune discipline con la metodologia CLIL e ottengono valide certificazioni in lingua Inglese, ma hanno anche la possibilità di migliorare questa lingua viaggiando.
Il 3H infatti, una delle classi appartenenti a questo indirizzo, ha aderito, insieme alla Spagna, Portogallo e Finlandia, ad un progetto Erasmus+ KA2.
L’anno scorso si è tenuta la prima mobilità in Spagna, mentre proprio sabato 21 gennaio quattordici vitruviani sono ritornati in Italia dopo aver trascorso una settimana ricca di emozioni a Braga, in Portogallo. I ragazzi, essendo stati ospitati da studenti portoghesi della loro età, hanno avuto la possibilità di immergersi nella splendida cultura lusitana e di incentivare il loro spirito di curiosità e di indipendenza. Sin da subito sono stati accolti benissimo dalla scuola cattolica portoghese Dom Diogo de Suosa, considerata una delle scuole più prestigiose del paese. Il tema del progetto di questa seconda meta dell’Erasmus è stato l’utilizzo incontrollato delle risorse idriche.
Sono state frequenti le escursioni presso paesaggi mozzafiato come la città di Porto dove i ragazzi si sono divertiti a passeggiare sulla riva del fiume Duero, il meraviglioso santuario di Bom Jesus Do Monte, il centro di Braga con suoi splendidi quartieri colorati e l’interessante visita alla diga del distretto di Braga “Venda Nova Dam”.
Tante ovviamente sono state le attività formative e didattiche, grazie alle quali gli alunni delle varie nazionalità hanno lavorato a stretto contatto. Una di questi è stata la realizzazione di un video che doveva avere come scopo principale quello di spiegare in modo semplice e naturale cosa il popolo, ed in modo particolare noi giovani, può fare per ridurre il consumo eccessivo dell’acqua. Questa attività ha portato non solo a sensibilizzare e sviluppare il pensiero critico su come il consapevole uso delle risorse idriche potrebbe migliorare la situazione nel mondo, ma ha anche contribuito ad arricchire il bagaglio culturale, imparando ad ascoltare con “nuovi occhi” e mente aperta le diverse idee altrui lontano dai pregiudizi e dalle superstizioni, rendendoli migliori cittadini del mondo.
Tutti i nostri vitruviani sono rimasti entusiasti di questa esperienza definita proprio da loro unica, speciale e da provare almeno una volta nella vita. Aspettiamo ora l’arrivo dei ragazzi ospitanti delle altre nazioni qui in Italia, e l’ultima mobilità che si terrá in Finlandia, per concludere questo magnifico progetto europeo.