Avezzano. Era stato accusato da un connazionale di avergli venduto alcuni pacchetti di sostanza stupefacente. Alla fine il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano lo ha assolto per non aver commesso il fatto.
La vicenda risale ad aprile 2022 quando, a seguito di un controllo dei carabinieri di Avezzano nei confronti di un cittadino magrebino con precedenti di spaccio, lo avevano trovato in possesso di due ampolline di cocaina. Aveva però dichiarato di averle acquistate poco prima da B. M., 33 anni, sempre magrebino, ben inserito nel tessuto sociale marsicano. Si era parlato di 288 cessioni di cocaina nel giro di sei mesi. Erano state avviate indagini sull’utenza telefonica del malcapitato, ed erano stati ascoltati tutti i contatti presenti nei tabulati di quel periodo. Nell’udienza preliminare è stato però scoperto che lo stesso quel pomeriggio dell’avvenuto spaccio il 33enne si trovava a lavoro, circostanza confermata dai colleghi e dal datore. Per questo motivo il gup del tribunale di Avezzano, Daria Lombardi, ha assolto il giovane, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia. L’accusatore invece sarà denunciato per il reato di calunnia.