La storia di Er Patata, il venditore ambulante di patate che col suo carretto attraversa i vicoli di Roma scambiando sorrisi e battute con turisti e passanti, è un esempio tangibile di come la genuinità e l’autenticità sono valori che non passano mai di moda. Lo confessiamo: abbiamo parlato della sua storia quasi per gioco, perché ci ispirava simpatia e curiosità. Mai avremmo immaginato che quell’articolo (qui il link) avrebbe fatto oltre 15.000 letture sui nostri giornali (in maniera organica, senza alcun tipo di “aiutino”), per non contare le migliaia di visualizzazioni del video su Youtube e su Facebook! E poi, tante visualizzazioni anche sulla pagina Instagram di Locanda Baffolona, il ristorante romano dove, con la complicità dello staff e del titolare Daniele, spesso Er Patata registra alcuni dei suoi video più divertenti. La sua capacità di connettersi con le persone, evidentemente, arriva anche attraverso il mezzo digitale.
Dal punto di vista della comunicazione, cosa rende un personaggio come Er Patata così speciale? Le risposte potrebbero essere molte. In primo luogo, la sua storia personale e la sua autenticità lo rendono estremamente attraente per un vasto pubblico. Le persone sono sempre alla ricerca di storie genuine, di persone “normali” con cui identificarsi, e Er Patata incarna perfettamente questi valori.
Inoltre, il suo approccio al cliente è sicuramente vincente. Er Patata non si limita a vendere patate; lui risolve problemi, lavora sulle urgenze, offre una esperienza completa, fatta di sorrisi, buone vibrazioni e un contatto umano genuino. Questo ha creato un legame emotivo con i suoi clienti, i ristoratori, che da lui trovano convenienza e anche un prodotto di qualità, ma che spesso lo aspettano per scambiare due battute e farsi qualche risata, finendo per l’offrirgli anche un buon piatto di pasta!
Questa cosa non è sfuggita nemmeno a qualche azienda agroalimentare del Fucino, che, dopo il nostro articolo, lo ha addirittura contattato per capire se si può avviare una collaborazione. Er Patata, in definitiva, non è solo un venditore ambulante, ma anche un simbolo di una tradizione antica che si tramanda da generazioni nel cuore del Fucino. Ogni giorno, lui e molti altri partono dalla fertile piana fucense Fucino per portare i loro prodotti nei mercati di Roma e dintorni. Questi uomini e donne portano con sé non solo merci da vendere, ma anche una parte della loro cultura, delle loro tradizioni e del loro spirito battagliero.