Canistro. Equitalia batte cassa alla Santa Croce, respinto il ricorso presentato dalla società per la cessione dei beni immobiliari. Doveva risolversi tutto entro qualche settimana e invece la commissione tributaria Provinciale dell’Aquila ha respinto il ricorso presentato dalla “Sorgente Acqua Santa Croce S.p.a.” contro l’avviso di vendita immobiliare emesso dall’agente della riscossione per il recupero del debito erariale e contributivo della società. Equitalia ha tenuto a precisare che: “Nessuna censura risulta imputabile ad Equitalia Centro, che ha svolto le sue attività nel rispetto delle procedure fissate dalla legge. La seconda sezione della CTP di L’Aquila, con sentenza numero 22 dell’11 dicembre 2012 (depositata il 22 gennaio 2013) ha rigettato il ricorso per difetto di giurisdizione. Pertanto”, hanno concluso i vertici di Equitalia, “l’avviso di vendita immobiliare non è più sottoposto a sospensione”. Tempi duri quindi per l’azienda che oltre a dover fare i conti con la cassa integrazione e con gli esuberi di 33 dei sui 8o dipendenti, ora dovrà sborsare oltre 15milioni di euro dalle sue casse per versarli in quelli di Equitalia. Camillo Colella, proprietario dello stabilimento, dovrà chiarire la posizione della sua azienda e verificare se è in grado di pagare il conto presentato da Equitalia. Altrimenti si rischia il fallimento. L’azienda però ha fatto sapere che la commissione Tributaria Provinciale di L’Aquila ha depositato la sentenza sul giudizio che da molti mesi ormai oppone la Società Sorgente Santa Croce p.a. alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate dell’Aquila dichiarando il proprio difetto di giurisdizione ritenendo competente sulla questione il Tribunale Ordinario. Nessuna determinazione è stata, pertanto, raggiunta dai Giudici Tributari in ordine al merito della controversia. “Non abbiamo ancora una pronuncia definitiva sulla questione da noi posta”, ha affermato l’avvocato Luca Silvestri difensore della Società Sorgente Santa croce p.a., “dell’applicabilità dei benefici fiscali previsti dalla legge di stabilità alle persone fisiche e giuridiche i cui debiti tributari sono stati sospesi a causa del sisma abruzzese. Continueremo a insistere giudizialmente affinché questo diritto venga riconosciuto”. La Società Sorgente Santa croce p.a. smentisce, in adesione alla verità dei fatti, le notizie diffuse relative a un asserito e inesistente rigetto del proprio ricorso.