Avezzano. Il tribunale dell’Aquila, che doveva dirimere la lite tra il vecchio Gal spodestato guidato da Rocco Di Micco e il nuovo Gal nominato con la presidenza di Antonio Carlini, ha dato ragione ai secondi dichiarando inammissibile il ricorso dei primi. Ora però il vecchio gruppo ha annunciato di aver tagliato la testa al toro e di aver costituito direttamente un nuovo Cda di sana pianta. Le motivazioni arrivano in una nota dello stesso Di Micco e del socio Augusto Cicchinelli, che per protesta si era barricato nella sede del Gal tuttora sequestrata dal tribunale di Avezzano.
“Sfumano le nebbie attorno al Gal Terre Aquilane”, spiegano in una nota, “dove l’assemblea dei soci, regolarmente riunita, ha rinnovato la governance confermando alla guida della società il Presidente uscente, Rocco Di Micco”. C’è stata quindi una nuova “registrazione dell’atto alla Camera di Commercio”.
“Una convocazione, quella del CdA del 3 agosto e della successiva assemblea del 31 agosto/1 settembre”, continuano Di Micco e Cicchinelli, “già avviata in tempi non sospetti (con lettera inviata per pec e mail normale e tutti i soci)
“Oggi al Gal Terre Aquilane”, afferma il presidente Di Micco, “si riafferma il principio della legalità e del rispetto delle regole che qualche personaggio pensava di poter impunemente calpestare. Ora ripartiremo subito per cercare di recuperare il tempo perduto ed evitare la perdita di fondi importantissimi (3milioni600mila euro di finanziamenti Europei) per incentivare lo sviluppo turistico ed economico della nostra Marsica, mettendo ben in chiaro che per ogni euro perduto presenteremo il conto ai responsabili e ai mandanti di questo scellerato assalto che ha paralizzato il GAL Terre Aquilane per mesi. Nel frattempo il Gal Terre Aquilane si appresta a chiedere il dissequestro dei documenti e della stanza di segreteria e amministrazione, nonché a velocizzare le procedure per l’arbitrato mirato all’annullamento dell’assemblea farsa ed inesistente del 21 luglio e di tutti gli atti successivi perpetrati dagli ormai ex-finti-amministratori. Il Gal Terre Aquilane, ovviamente, chiederà il risarcimento a tutti gli autori, mandanti e comparse, che hanno causato il blocco dell’attività della società procurando ingenti danni materiali e di immagine. Con riferimento alla mancata concessione della sospensiva da parte del giudice delle imprese dell’Aquila, il Gal sta inoltrando reclamo al Collegio del Tribunale stesso affinché corregga l’ordinanza emessa, ingiusta e sbagliata, in palese contraddizione con le norme del codice civile: peraltro tale ordinanza è superata dall’assemblea del 1 settembre che ha rimesso le cose a posto. Si ricorda che l’ordinanza del Giudice ha riguardato solo la richiesta di sospensiva e non il merito della questione che sarà invece affrontato dall’arbitrato.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Gal, sempre secondo Di Micco e Cicchinelli, è composto da Nino Garofali (vicepresidente unico), Maria Di Genova, Flaviano Cosimati, Francesco D’Amore, Paolo Cotardo e Tiziana Buttari. “I soci”, si legge ancora nella nota, “in attuazione dello statuto, hanno votato all’unanimità l’espulsione dei soci in liquidazione da anni, ovvero la società SeGeMo s.r.l. di Morino e la Comunità Montana Montagna Marsicana con l’impegno ad aprire la società alla partecipazione azionaria dei Comuni Marsicani e di altre organizzazioni ed imprese. “Pronti a scrivere una nuova pagina per la crescita del territorio”, conclude Di Micco, “ma senza manovratori oscuri, né Padrini, né prevaricazioni di politicanti senza scrupoli, ma solo con l’amore per la nostra terra”.