E’ notizia di qualche giorno fa di uno studio che conferma il possibile rischio di contrarre l’Epatite E a seguito di assunzione di carne cruda di cinghiale. Secondo i risultati presentati alla recente Conferenza Mondiale delle Malattie Infettive Animali tenuta negli Stati Uniti, i cinghiali sono portatori in percentuale significativa (si parla dell’8% sul totale del campione preso ad esame) di questo virus, che può passare dall’animale all’uomo per via alimentare. E siccome, si sa, l’Abruzzo è uno dei maggiori consumatori di carne di questo genere, un certo allarmismo può essere naturale.
Abbiamo più volte parlato, su queste pagine, della carne di cinghiale dell’azienda avezzanese Euro Cash Di Cintio. Abbiamo allora chiesto ad Andrea Di Cintio un commento su questa notizia.
“Questo fenomeno a noi operatori del settore era già ben noto”, racconta Andrea, “una cosa naturale, che però va tenuta attentamente sotto controllo. E’ per questo che diventa fondamentale rivolgersi solo ad aziende certificate, evitando consumi occasionali di carni di cui non si conosce la provenienza. Data la complessità e i costi delle analisi necessarie, non tutti hanno le possibilità esaminare a fondo la carne. Noi lo facciamo da sempre, grazie alle preziose collaborazioni con Parco Sirente-Velino, con la ALS Veterinaria e con l’Istituto Zooprofilattico. Facciamo fare uno studio completo su tante patologie: da quelle previste per legge (la Trichinella) ad altre, come appunto l’epatite E.
A breve, saremo inoltre tra le pochissime aziende a livello nazionale che potranno apporre sulle proprie carni il bollino di “microfiliera certificata di cinghiale”. Un marchio, garanzia di qualità e di sicurezza, che certifica il controllo di tutta la filiera della carne, dal fornitore dell’animale fino al processo finale di lavorazione e vendita. Quindi i nostri consumatori possono stare tranquilli: la carne di cinghiale targata Euro cash è buona e sana!”