Avezzano. Pubblico estasiato quello che ha accolto Franco Battiato in occasione della prima delle due date al Teatro dei Marsi. Preceduto da un duplice sold out, dichiarato già sul finire dello scorso anno, il ritorno nel capoluogo marsicano di uno tra i più personali, autorevoli e apprezzati artisti italiani, era attesissimo. Il compito di aprire lo show spetta a Juri Camisasca, amico e collaboratore del maestro fin dalla metà degli anni 70. Nei quindici minuti avuti a disposizione ha proposto alcuni dei brani che lo hanno reso un artista tanto apprezzato quanto enigmatico. Infatti, dopo una serie di lavori interessanti, si è ritirato a vita privata sulle falde dell’Etna, dove vive tutt’ora da eremita, per dedicare il suo tempo alla preghiera e alla riflessione. La sua musica, profondamente spirituale e contornata da un’aura mistica, ha fatto breccia nel pubblico che non ha risparmiato applausi per l’ex monaco benedettino.
L’avvicendamento tra Camisasca e Battiato avviene in modo del tutto naturale, quasi in sordina. Il cantante e compositore siciliano entra lentamente sul palco e, dopo un breve saluto all’amico di vecchia data, lo accompagna verso l’uscita, lasciando ai fans il compito di tributargli un caloroso applauso. “Siete pronti?”- domanda all’audience Battiato – e si parte subito con “L’ombra della luce” e “Le sacre sinfonie del tempo”, hit prese in prestito dall’album “Come un cammello in una grondaia”, capolavoro datato 1991. Comodamente seduto sul divanetto, l’artista classe 1945, è accompagnato in scena da Carlo Guaitoli al pianoforte e Angelo Privitera alle tastiere e synth, entrambi autori di una prestazione impeccabile. Si prosegue con “Il re del mondo”, “L’animale”, “La chanson des vieux amants” e “Gli Uccelli”, pezzi acclamatissimi e a lungo applauditi.
Battiato si alza in piedi per eseguire una delle sue canzoni più amate, “La cura”. I circa 800 presenti la intonano dalla prima all’ultima nota, creando un feeling incredibile con il cantante che, invece, in alcuni passaggi è apparso piuttosto titubante. Prima di salutare i presenti e concedersi ai bis viene eseguita “L’era del cinghiale bianco”. Da ogni lato del Teatro dei Marsi piovono applausi, battute e richieste che Battiato, visibilmente divertito, respinge con un simpatico siparietto: “va bene, ma non è che posso stare qui tutta la notte”. C’è ancora tempo per “I treni di Tozeur”, canzone con cui Battiato si congeda dal pubblico e che chiude uno show intenso, intimo e profondamente emozionante. Chapeau. Federico Falcone
Setlist Camisasca
1- Le acque
2- Il Carmelo di Echt
3- Luce dell’India
4- Il Sole nella pioggia
Setlist Battiato
1- L’ombra della luce
2- Le sacre sinfonie del tempo
3- Il re del mondo
4- Stati di gioia
5- Lode all’inviolato
6- Se mai
7- L’animale
8- Segnali di vita
9- Te lo leggo negli occhi
10- La chanson des vieux amants
11- Povera patria
12- Prospettiva nevskj
13- La stagione dell’amore
14- Gli uccelli
15- La cura
16- L’era del cinghiale bianco
17- Io chi sono
18- E ti vengo a cercare
19- I treni di Tozeur