Luco. Entra in casa di notte e lancia coltelli contro una famiglia con li bambino piccolo in camera da letto, senza fortunatamente colpire nessuno. Con questa accusa è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere. Si tratta di M.A., un marocchino di 39 anni, da tempo residente nella Marsica, accusato di essersi introdotto di notte in un’abitazione ed aver poi aggredito gli occupanti.
I fatti sono avvenuti a Luco dei Marsi nel 2015. Un uomo di 47 anni, originario di Caserta e la sua compagna una marsicana di 42, costituiti parti civili e rappresentati dall’avvocato Mario Del Pretaro, stavano dormendo nella propria abitazione quando, durante la notte, sono stati svegliati da rumori sospetti. Con loro, nel letto, c’era anche il figlio di un anno. La famiglia ha sentito i passi dell’intruso avvicinarsi mentre saliva al secondo piano dove si trovava la camera da letto.
Arrivato ai piedi del letto, ha aggredito la famiglia lanciando due coltelli che aveva prelevato poco prima dalla cucina della abitazione, per fortuna senza centrare i bersagli. Durante l’aggressione ha urlato ripetutamente la frase “andate via”. A quel punto, per proteggere la propria famiglia, il 47enne ha affrontato il magrebino, riuscendo a metterlo in fuga. Pare che lo straniero fosse il precedente inquilino dell’abitazione e, benché sfrattato dal proprietario, pretendesse ancora di poter utilizzare l’immobile. Il giudice del tribunale di Avezzano, Giampiero Lattanzio, lo ha condannato a un anno e sei mesi.