Tagliacozzo. E’ scontro in Abruzzo sulla sospensione della caccia. Da giorni il calendario venatorio è al vaglio delle autorità tra lo stupore e l’ira dei cacciatori. Con una nota l’unione nazionale Enal-caccia sezione L’Aquila ha attaccato le associazioni ambientaliste e minacciato di non rinnovare la licenza se continuerà questa situazione di stallo.
“Ogni anno puntualmente hanno qualcosa da ridire in merito al calendario venatorio”, ha commentato il presidente provinciale Vincenzo Rubeo, “il guaio è che vengono ascoltate tempestivamente dagli organi preposti alle decisioni in merito e quindi diventa prassi presentare il calendario venatorio e attendersi la sospensione della caccia. Siamo penalizzati ed esercitiamo la nostra passione con handicap costante, abbiamo sempre paura di sconfinare in aree protette visto che nonostante tutte le risorse economiche a disposizione i parchi non si degnano neanche di effettuare una tabellazione dei confini che sia chiara.
In un territorio invaso dai cinghiali, cervi, caprioli e ora anche lupi invece di incentivare la caccia si pensa bene di limitarla fortemente”. Il presidente provinciale di Enalcaccia ha lanciato una proposta “per il prossimo anno, previa verifica del calendario venatorio, decideremo se rinnovare o meno una licenza per far capire una volta per tutte che anche noi vogliamo rispetto”.