Avezzano. Emporio dei falsi certificati, Alfonsi coinvolto solo per violazione segreto d’ufficio. A chiarire la posizione di Gianluca Alfonsi, consigliere provinciale e comunale, è l’avvocato Cesidio Di Salvatore. “Il mio assistito è venuto casualmente a conoscenza che il suo nome viene associato a fatti e persone sottoposte a misure cautelari di vario genere ed altre indagate a piede libero che, secondo gli organi inquirenti, sarebbero responsabili a vario titolo per i numerosi reati ipotizzati, quali frode processuale, corruzione, falsità materiale ed ideologica, frode assicurativa, truffa aggravata e favoreggiamento”, ha spiegato il legale, “nulla di più inesatto. Gianluca Alfonsi, persona di notoria specchiata onorabilità, è assolutamente estraneo ai fatti in commento.
Unica vicenda per la quale è stato iscritto nel registro degli indagati in ordine al reato ex art. 326 c.p. (violazione segreto d’ufficio) presso la locale Procura della Repubblica, senza per altro ricevere la informazione di garanzia, risulterebbe commessa in Gioia dei Marsi nel mese di luglio 2017, quindi in tutt’altro contesto fattuale e temporale.
Di tale iscrizione Alfonsi è venuto a conoscenza soltanto in occasione della richiesa di proroga delle indagini avanzata dal P.M. inquirente ed a lui notificata in data 21.3.18, senza che potesse in qualsivoglia maniera comprendere di quali fatti era chiamato a rispondere, avendo comunque certezza totale di non aver mai commesso violazioni di sorta.
Tanto è vero che, a mezzo del sottoscritto difensore e pur non avendo nulla da temere circa l’esito delle indagini in corso, ha ritenuto opportuno presentare al Gip motivata istanza di opposizione alla richiesta di proroga delle indagini presentata dal P.M. ed il Giudice, evidentemente non ritendola infondata, ha fissato la Camera di Consiglio per il giorno 16 maggio u.s., poi rinviata all’11.7.18, in occasione della quale dovrà decidere se concedere o meno la proroga richiesta, nel quale ultimo caso, essendo ormai decorso il termine per le indagini preliminari, inviterà il P.M. entro il termine non superiore a gg.10, a formulare le sue richieste allo stato degli atti, ovvero presentare istanza di archiviazione o di rinvio a giudizio.
In buona sostanza, risulta documentalmente comprovato che Gianluca Alfonsi non ha nulla a che vedere con le persone e con gli episodi menzionati negli articoli in commento, e per quanto gli riguarda, ripone incondizionata fiducia delle decisioni sia degli organi inquirenti, che del Gip”.