Avezzano. Sei stanze, una cappellina, una cucina e degli spazi comuni, ma anche tanti volontari e tante suore pronte a tendere una mano. L’Oasi Madre Clelia, inaugurata ieri con la benedizione del vescovo, monsignor Pietro Santoro, e il taglio del nastro del sindaco, Gabriele De Angelis, e di suor Carla Venditti, è una casa d’accoglienza realizzata per aiutare le donne vittime della strada. Ieri pomeriggio sono state proprio alcune di loro a ringraziare con un ballo africano tutti i presenti per questo importante segno che hanno voluto dare. L’edificio, che si trova all’interno dell’Istituto Sacro Cuore, sarà a disposizione delle vittime della tratta adescate con promesse e poi maltrattate e inserite nel mondo della prostituzione.
“Ho concesso la presenza dell’Eucarestia perché questa missione nasce da persone che hanno assunto lo sguardo e il cuore di Gesù”, ha spiegato il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, “che può essere rigenerato soltanto alla presenza dell’Eucarestia. Questa missione nasce da suore che hanno scelto la castità, che non è certo una repressione perché nel loro cuore c’entrano tutti. Un giornalista questa mattina ha detto alla radio che ci sono persone che fanno violenza a se stessi, sono le persone che scelgono la castità. Il Signore ci consenta la possibilità di indignarci, ma non di fermarci. Questa missione si cala dentro la realtà delle donne abusate. Pochi giorni fa a Salerno c’erano tante bare di donne morte, ma chi ha pianto? Chi si è indignato? Io vorrei come pastore di questa comunità che ci sia un accompagnamento. Queste ragazze non potranno più tornare da dove sono venute, hanno bisogno di un lavoro. Facciamo partire una campagna forte di educazione affettiva al rispetto della dignità, della donna, anche in questa dimensione”.
Emozionata Suor Carla Venditti che ha spiegato come alle suore “stanno a cuore le anime delle persone che gridano aiuto, è un grido di dolore che tanti non sentono perché non vogliono sentirlo, noi abbiamo scelto di rispondere a Dio, siamo apostole chiamate a portare, come diceva madre Clelia, un raggio della misericordia del cuore di Dio. Non siamo brave e nemmeno speciali, stiamo accettando una sfida per amore”. All’inaugurazione ha preso parte anche l’assessore Felicia Mazzocchi e l’assessore Angela Salvatore, numerosi sacerdoti, donne e bambini.