Avezzano. Mentre il consiglio comunale di Avezzano discute sul documento da presentare alla riunione dei sindaci, il senatore del M5S, Primo Di Nicola ha annunciato ieri sera #Inprimalive una possibile futura visita del ministro della salute, Roberto Speranza per valutare l’emergenza sanitaria nella Marsica. Molte autorità regionali hanno denunciato anche la mancanza di un piano di gestione dell’emergenza.
“Per quello che mi risulta l’intervento del ministero ci sarà per valutare le criticità e cogliere il problema”, ha affermato il senatore, “le strutture ospedaliere hanno bisogno dell’operatività. I dirigenti della Asl dovrebbero effettuare un’onesta analisi della situazione e, nel caso, ammettere che da soli non ce la possono fare perché la situazione è compromessa con dei contagi interni e per episodi di cronaca noti. Ad esempio, l’impossibilità di accogliere i pazienti nel pronto soccorso, ci sono persone morte in auto per l’attesa. I tamponi vengono eseguiti in tempi celeri? Perché mancano i reagenti? Se ci sono pazienti che decedono al di fuori dell’ospedale, se ci sono tutte le criticità, perché manca personale infermieristico e medico, se c’è l’impossibilità di contagiare il resto dell’utenza, non c’è nulla di male nel prendere atto e chiedere aiuto”.
“L’ospedale di Avezzano sta diventando un punto di contagio e di pericolo per i pazienti in degenza e le altre patologie. I cittadini oggi stanno soffrendo. Domani potranno un giorno andare alla Procura della Repubblica ed è possibile che ci saranno delle situazioni giudiziarie che in futuro saranno verificate. Come dico, bisogna essere onesti intellettualmente, se c’è l’impossibilità di fronteggiare l’emergenza ed evitare problemi giudiziari.
“Io chiedo a tutti i dirigenti delle Asl abruzzesi di mettersi al servizio dei cittadini, di fare un’analisi e valutare se sono in grado di fronteggiare l’emergenza e di non nascondere i problemi sotto il tappeto. Se non si è in grado, devono invocare l’aiuto della protezione civile, dell’esercito e del governo per affrontare problemi che bisognava risolvere nei mesi scorsi e non sono stati risolti. Non ci sono voti da prendere, ma vite da salvare”.