Avezzano. “Ancora una volta la regione si mostra miope e incapace di garantire il diritto costituzionale alla salute dei suoi cittadini e delle sue cittadine, restando sorda anche al grido degli operatori e delle operatrici del settore sanitario, costrette a lavorare in condizioni pessime, prive o quasi di risorse umane e materiali. Stanno mandando la sanità al collasso, scalfendo la legge 833 del 78, che ci ha sempre distinto, garantendo il principio dell’università delle cure”. Lo afferma Anna Paolini, coordinatrice del Pd di Avezzano.
“Senza dimenticare le questioni di ordine pratico e organizzativo, comunque importantissime”, continua, “ci si chiede se questo non sia un accadimento che dimostra una volta per tutte l’incapacità dei vertici della Asl di presidiare questo luogo, che dovrebbe essere di cura e sostegno.
Si lasciano centinaia di persone in balia degli accadimenti, in fila per fare delle analisi, senza risposta per prenotare interventi e vedere garantita la propria privacy”, conclude la Paolini, “e nel mentre, non contenti, disertano la convocazione scontata e necessaria della Commissione salute regionale, che è un organo istituzionale di fronte al quale chi guida la Asl dovrebbe avere solo rispetto e considerazione. La messa al servizio della comunità ci pare un obiettivo mancato totalmente. Ci aspettiamo non solo risposte, ma una immediata e indispensabile presa di responsabilità”.