Avezzano. Il gruppo Rinnovamento e partecipazione interviene sull’emergenza sanità nella Marsica. Il mancato rinnovamento dei precari potrebbe portare al collasso delle strutture ospedaliere della città. “Entro la fine di marzo 90 medici ospedalieri che prestano la loro opera da “precari” nella nostra ASL provinciale non avranno rinnovato il loro incarico e andranno a casa”, si legge nella nota diffusa da Roberto Verdecchia, Gino Milano e Vincenzo Paciotti. “Ben 29 di questi assicurano oggi servizi strategici nell’Ospedale di Avezzano; per cui, il Pronto Soccorso di Avezzano, già in condizioni di organico precarie, perderà addirittura 6 medici; le sale operatorie, già sull’orlo del collasso, perderanno 3 anestesisti ; l’Unità di terapia intensiva coronarica 2 cardiologi e così via. Salvo, auspicabili ed eccezionali, provvedimenti della Giunta Regionale e del Governo, la situazione che si preannuncia è di estrema gravità ed è peggiore rispetto a quella assai critica riconosciuta e denunciata oltre un anno fà, dal Consiglio Comunale di Avezzano, con un ordine del giorno unanime. E’ chiaro che in queste condizioni”, continuano i consiglieri, “rischiano addirittura di non essere assicurati i livelli minimi di assistenza per tutta la popolazione marsicana. Questo riguarda principalmente l’Amministrazione Comunale di Avezzano”, concludono i rappresentanti del gruppo Rinnovamento e partecipazione, “la cui azione è stata, fino ad oggi, assolutamente inadeguata. In particolare, i tentativi velleitari da parte dei consiglieri regionali di maggioranza, di trasformare la difesa bi-partisan del diritto alla salute degli avezzanesi, in iniziative politiche autoreferenziali, strumentali e di parte, oltrechè sterili ed inefficaci (vedi vicenda di Neurochirurgia), hanno fatto rimanere con il cerino in mano il Sindaco di Avezzano che, oggettivamente, ha la pesante responsabilità degli eventi attuali”.