Avezzano. Emergenza Sanità, il primo cittadino, Gianni Di Pangrazio lancia un appello: “chiarezza sul futuro e garanzie sui livelli di assistenza in tutti i presidi sanitari della Provincia di L’Aquila”. Per analizzare le carte ed evitare fughe in avanti sul nuovo atto aziendale che delineerà l’assetto organizzativo degli ospedali di Avezzano, L’Aquila, Sulmona e Castel Di Sangro, il primo cittadino di Avezzano ha chiesto ufficialmente a Massimo Cialente collega di L’Aquila e Presidente del Comitato ristretto dei sindaci, un incontro urgente dell’organismo rappresentativo delle 108 amministrazioni comunali della Provincia di L’Aquila, alla presenza del Manager, Giancarlo Silveri, per una verifica approfondita sull’atto aziendale con punto di partenza i bisogni reali delle comunità. “Il riordino della sanità, imposto dalla legge nazionale, non può essere calato sul territorio”, afferma Giovanni Di Pangrazio, “ma condiviso e programmato con le istituzioni locali e gli operatori sanitari tenendo conto della popolazione, le patologie, la mobilità attiva e passiva e le eccellenze, al di là delle posizioni di comando. Un lavoro di squadra risulta di fondamentale importanza per fissare i paletti giusti a garanzia dei livelli di assistenza per le comunità locali dell’Aquilano, la Marsica, la Valle Peligna e l’Alto Sangro, giustamente preoccupate per il rincorrersi di notizie su rischi di declassamento e di chiusura di reparti con ripercussioni negative sui livelli di assistenza sanitaria”. La richiesta del vertice del Comitato ristretto, -a chiusura di una fase di ascolto con gli operatori della sanità mirata a rilevare le criticità e i punti di forza del sistema sanitario-, rappresenta un punto di partenza per il sindaco di Avezzano. Obiettivo: acquisire le carte e poi chiamare a raccolta i colleghi della Marsica, (alcuni hanno già sollecitato un incontro) e gli operatori della sanità per valutare le proposte della Asl e stabilire la linea d’azione per un riordino della sanità provinciale realmente calato sulle necessità del territorio per salvare vite umane, come ad esempio con l’Emodinamica, un servizio fondamentale per la Marsica sulla base di numeri molto più alti delle altre realtà provinciali.