Avezzano. La Marsica è stata sommersa dalla neve, con l’autostrada chiusa, la superstrada bloccata, la ferrovia isolata, le strade dell’Anas impercorribili, le provinciali innevate, i paesi isolati senza corrente e acqua, le suole e gli uffici ad Avezzano chiusi, e il divieto di transito in città. Però la protezione civile è a Roma e nel Frusinate dove ci sono pochi centimetri di neve. Sulla questione è intervenuto il sindaco del Comune di Tagliacozzo, uno dei comuni più colpiti dal maltempo, chiedendo alla Protezione civile nazionale dove siano stati destinati i mezzi necessari per superare l’emergenza straordinaria. «Abbiamo dovuto supplire alla disorganizzazione e all’inefficienza degli altri enti», afferma il primo cittadino della località montana marsicana, Maurizio Di Marco Testa, «liberando con i nostri volontari della nostra Protezione civile, le nostre risorse e i nostri volontari civili convogli di Trenitalia bloccati, pulendo strade dell’Anas con bus rimasti intrappolati, raggiungendo paesi isolati a causa di strade di competenza provinciale. Tutte operazioni con non spettavano a noi ma che interessavano purtroppo i nostri cittadini. Ora basta. Chiediamo al capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e al presidente della Regione, Gianni Chiodi, dove siano finiti i mezzi per le emergenze della Protezione civile. Onestamente con emergenze così evidenti in un comprensorio di oltre 15mila abitanti, non riesco a capire le polemiche con il sindaco di Roma Alemanno», sottolinea il sindaco, «dove sono caduti pochi centimetri di neve. Invito la Protezione civile e le autorità preposte a concentrarsi le proprie forze per portare soccorso alle popolazioni dell’Abruzzo interno sommerse da metri di neve, ci si dedichi a lavorare e a impegnare risorse per superare l’emergenza e aiutare popolazioni veramente in difficoltà. In momenti di crisi, come quello che attraversiamo, penso che si debba riportare la fiducia nella gente sentendo le istituzioni in momenti vicini come questo».
L’emergenza continua in tutta la Marsica e il Prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, accompagnata dal Questore Cecere, si è recata ad Avezzano per coordinare personalmente sul posto le operazioni connesse all’emergenza maltempo che sta interessando da giorni la provincia aquilana. Con la collaborazione del Comandante Provinciale dei Carabinieri e dei responsabili di Strada dei Parchi, Polizia Stradale e Croce Rossa, si è proceduto, con un’operazione di viabilità assistita, all’evacuazione delle persone che erano state ricoverate presso l’Interporto di Avezzano e che la Croce Rossa aveva provveduto ad assistere con generi di conforto. Successivamente il Prefetto Iurato si è recata nella residenza municipale di Avezzano dove, con il Sindaco Floris, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri ed i responsabili della Polizia Stradale e della Polizia Municipale, ha presieduto un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, allo scopo di coordinare tutte le operazioni attinenti alla problematica legata alla difficile situazione vissuta in queste ore nella città di Avezzano e nelle zone limitrofe.
Anche a Capistrello il Comune ha dovuto supplire alle carenze di altri Enti, in particolare della Provincia. Da due giorni l’Unità operativa di Protezione civile è a lavoro in Comune con la preziosa collaborazione di diversi volontari e con il coordinamento dell’Amministrazione comunale. Sono ben quindici i mezzi che da decine di ore sono a lavoro grazie al sacrificio degli operatori comunali e delle ditte incaricate per far fronte all’emergenza. Il Comune oltre che nello sgombero delle strade comunali è stato impegnato anche sulle provinciali, con grave pregiudizio per le operazioni di soccorso.La Provincia, infatti, non è stata in grado di intervenire tempestivamente così da rendere impraticabile l’arteria che attraversa il Paese, l’accesso alla superstrada del Liri,la Simbruinaela Palentinaper raggiungere le frazioni di Pescocanale e Corcumello. “Stiamo facendo il possibile e anche di più per affrontare l’emergenza – afferma l’Assessore Alessandro Croce – occupandoci prioritariamente delle emergenze mediche e alimentari. Abbiamo ottenuto l’elisoccorso dei Vigili del Fuoco per i casi più gravi e siamo attivi H24 per le comunicazioni di emergenza”. Nelle ultime ore si era diffusa una notizia, rivelatasi poi imprecisa, dell’intervento dell’Esercito ma è stata smentita dal Comune: “Nessun cittadino è stato evacuato dalle proprie case – continua l’Assessore – mentre sono stati tratti in salvo molti automobilisti dal 9° reggimento alpini di L’Aquila che erano rimasti in panne sulla superstrada del Liri nel territorio comunale. Monitoriamo costantemente le situazioni più critiche grazie a volontari e collaboratori che da molte ore sono a lavoro”. Ieri è stato pubblicato un avviso per tutti i cittadini invitandoli a restare in casa e vietando l’uso di autovetture e mezzi di trasporto per agevolare le operazioni di sgombero. È stata inoltre emanata un’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole nei giorni 6, 7, 8 febbraio da parte del Sindaco, che da 60 ore coordina le operazione con l’Assessore Croce: “Stiamo lavorando senza sosta e manteniamo costantemente i contatti con l’Unità di crisi della Prefettura, con i Carabinieri,la CroceRossaela ProtezioneCivile.Abbiamo chiesto già dalle prime ore del mattino che venga dichiarato lo stato di calamità per far fronte ad un’emergenza di livello regionale e nazionale, che non può essere affrontata solo con il grande sacrificio dei volontari, dipendenti e mezzi del nostro Comune e di quelli limitrofi. Ringrazio tutti per il grande lavoro e dispendio di energie che ci permette di avere la situazione sotto controllo”.
Sono ancora una ventina i paesi isolati. Il centro abitato di Civita D’Antino, dove risiedono al momento più di 150 persone, rimane isolato da quasi 48 ore. Un gruppo di volontari coordinati dall’Amministrazione Comunale e dalla Polizia Locale che ininterrottamente opera sul territorio, stanno cercando di fornire assistenza a malati e anziani che iniziano a dare segni di insofferenza.
Inoltre la neve ha ripreso a cadere nelle ultime ore rendendo difficili anche gli spostamenti a piedi; scarseggiano provviste di cibo e riscaldamento. Nella zona di Collebianco, a circa 5 km dal centro abitato si segnala la presenza di n° 3 persone rimaste bloccate dalla mattinata del giorno venerdì 3 Febbraio 2012 presso un casale isolato e si stanno perdendo notizie in quanto i telefoni cellulari sembrano essersi scaricati. I mezzi comunali non sono più sufficienti per far fronte alle emergenze e non si riesce più a praticare la strada SP65, unica via di accesso al paese. Il Sindaco, Dott.ssa Sara Cicchinelli ha provveduto tempestivamente ad allertare Prefettura, Protezione Civile ed Uffici Provinciali senza avere riscontro. “Ieri era stato assicurato l’intervento di mezzi spazzaneve e dell’Esercito per far fronte alle situazioni di pericolo sopra menzionate ma ancora oggi si è in attesa”.
In Valle Roveto c’è poi la difficile situazione di Balsorano e frazioni senza elettricità, San Vincenzo e frazioni con lo stesso problema in via di risoluzione ma con le frazioni ancora isolate.
A Celano, in località Le foci, alcune famiglie sono rimaste senza energia elettrica e di conseguenza riscaldamento per due giorni, gravi disagi soprattutto per i bambini e gli anziani. La città è rimasta senza copertura della rete telefonica e internet che è stata ripristinata ieri, la causa sembrerebbe essere stata la caduta di un traliccio su Colle Felicetta dove si trovano i ripetitori della telefonia mobile.
Nel Carseolano ci sono ancora problemi in diversi paesi con l’energia elettrica e l’acqua che manca, come nel caso di Oricola, o nei Comuni di Rocca di Botte e anche Pereto.
La Vallelonga è rimasta isolata per più di 24 ore ma i problemi a Villavallelonga sono ancora molti. Stesso discorso a Collarmele dove la neve ha superato abbondantemente il metro di altezza.
La stessa situazione nel Fucino con comuni come Trasacco con un metro e 20 centimetri di neve.
Da 24 ore non nevica più, a parte qualche precipitazione sporadica, ma le segnalazioni di cittadini in difficoltà da tutti i 37 comuni continuano ad arrivare.