Tagliacozzo. Ormai da quattro giorni in alcune zone della città i rubinetti sono a secco e le persone sono costrette a gestire l’emergenza senza indicazioni precise né una rassicurazione sulla possibilità di una veloce risoluzione”. Così in una nota i consiglieri comunali di “Tagliacozzo Unita” Vincenzo Montelisciani e Romana Rubeo. “Per quanto consapevoli dei fattori ambientali che hanno portato a questa situazione”, proseguono,” ci sentiamo altresì in dovere di denunciare una gestione negligente sia per quanto riguarda la fase strutturale e programmatica, sia nella gestione dell’emergenza attuale. Più volte abbiamo chiesto agli amministratori di agire, in qualità di comune consorziato, per indurre il CAM a prevedere un piano di investimenti per l’ammodernamento e la riqualificazione delle reti idriche. È questa una necessità impellente, soprattutto in considerazione della possibilità che i periodi di siccità siano sempre più gravi e prolungati, a seguito dei cambiamenti climatici. Non possiamo permetterci di disperdere oltre il 50% delle nostre risorse idriche per il cattivo funzionamento della rete acquedottistica”.
“Per quanto riguarda invece la situazione attuale”, spiegano Montelisciani e Rubeo,” ci sorprende e ci indigna constatare che la situazione di disagio gravissima vissuta da molte famiglie nel territorio non induca gli amministratori a prendere provvedimenti immediati, agili ed efficaci. Non sono stati diramati avvisi alla citadinanza, onde consentire alle persone di attrezzarsi e ridurre i disagi. Si sono date informazioni frammentarie solo a mezzo internet, non badando agli anziani che vivono soli in casa sprovvisti di mezzi tecnologici. Non si è pensato alla possibilità di un’autobotte, perlomeno nelle zone che non sono provviste di acqua da giorni. Non si è pianificata l’assistenza straordinaria ai malati che vivono in casa”.
“Riscontriamo una generale indifferenza che ci lascia stupefatti e amareggiati. Chiediamo azioni immediate per arrivare in fretta a una soluzione, ma soprattutto per tamponare i disagi delle molte famiglie in difficoltà”, concludono.