Avezzano. «Da parte mia c’è la piena disponibilità ad un confronto con i rappresentanti locali dell’area del Fucino sostenendo così adeguate forme di partecipazione anche con tutti i portatori di interesse. È necessario che il territorio venga coinvolto affinchè le vertenze che riguardano una zona così importante per la nostra regione siano affrontate e risolte a livello nazionale. Ben venga quindi un tavolo di lavoro che coinvolga tutte le istituzioni ma con la consapevolezza che la Regione, tramite il mio assessorato e quello ai Lavori pubblici, sta già facendo la sua parte». È quanto ha dichiarato l’Assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo in merito alle polemiche e richieste che arrivano dalla Marsica. «È chiaro che esistono delle priorità e degli interventi diventati ormai imprescindibili e per questo bisogna aprire un dibattito costruttivo che porti a risultati concreti nel più breve tempo possibile. L’impegno del sottoscritto, di concerto con il collega Di Paolo, è sempre massimo e in questi anni la Direzione Politiche agricole ha lavorato per reperire fondi e mettere in campo tutti gli strumenti utili. Attraverso 3 delibere (la n.605 e la n. 641 del 2011 e la n.94 del 2012) la Regione ha individuato gli interventi necessari alla risoluzione delle problematiche urgenti della Piana del Fucino. A questo scopo ci siamo attivati presso l’Autorità di Bacino Liri Garigliano e Volturno di cui abbiamo recepito e condiviso i contenuti di un’apposita proposta tecnica e ho incontrato personalmente il sottosegretario all’Agricoltura Braga per sollecitarne un intervento affinchè tale proposta venga integrata e aggiornata. »La priorità per l’area dell’ex Fucino – evidenzia Febbo – riguarda la realizzazione di un moderno impianto fisso di irrigazione con vasche di accumulo che servano come riserva idrica e per l’irrigazione nei periodi estivi e come vasca di laminazione delle piene in autunno e inverno e per il quale abbiamo reperito fondi per quasi 100 milioni di euro. Saranno necessari altri interventi, una volta reperiti i fondi necessari, per la raccolta delle acque depurate a scopo irriguo e specifiche azioni per salvaguardare gli equilibri idrogeologici del comprensorio. La Regione ha stabilito la necessità di effettuare uno studio idraulico del bacino fucense, stante la rilevanza delle problematiche connesse al rischio di esondazione, e di verificare ulteriori alternative possibili in relazione agli interventi da progettare nel settore irriguo definendo un quadro aggiornato della Proposta tecnico-operativa ed economica dell’Autorità di Bacino«.