Avezzano. Si lavora senza sosta per far fronte all’emergenza idrica che ha interessato in centro cittadino e altri quartieri di Avezzano, mettendo in ginocchio privati e attività commerciali, in particolare bar e ristoranti. Il personale del Cam ha lavorato per 13 ore al fine di ripristinare il flusso idrico ma saranno necessarie altre ore affinché i livelli di acqua nelle cisterne tornino a salire evitando ulteriori disagi.
La situazione oggi dovrebbe tornare alla normalità. La pompa danneggiata che capta l’acqua nel pozzo di Trasacco è stata sostituita ma è in arrivo un macchinario più potente che sarà installato oggi stesso e che eviterà problemi anche per il resto dell’estate. Intanto prende piede anche l’ipotesi che si sia trattato di un sabotaggio poiché il personale, all’arrivo sul posto, ha notato delle manomissione che avrebbero causato la fusione della motore di captazione. Non è escluso che nelle prossime per possa essere presentata una denuncia al riguardo per fare luce su quanto avvenuto. Resta sempre in piedi la tesi che la vecchia pompa si sia rotta messa a dura prova dall’abbassamento delle falde causato dal caldo di questi giorni.
I DISAGI. L’emergenza non è ancora del tutto rientrata, ma il cam ha assicurato che da questa mattina verrà comunque garantito il servizio di erogazione acqua su tutta l’area coinvolta. Il flusso di acqua già ieri è tornato regolare in diverse aree della città e ha permesso al servizio di rifornimento con autobotti del Cam di tirare un sospiro di sollievo dopo il tour de force del giorno precedente.
Sono scese drasticamente le richieste di interventi. Ieri il Consorzio acquedottistico ha svolto il servizio ausiliario con le autobotti principalmente in quegli appartamenti che hanno i serbatori di accumulo sopra il livello stradale. La situazione è in via di miglioramento anche nelle attività commerciali che hanno ripreso le attività a pieno regime anche se nella giornata di martedì, in molti casi, sono state costrette a fare ricorso a servizi di rifornimento acqua privati. Il Consorzio, durante tutta la giornata di martedì ha effettuato con le quattro autobotti messe a disposizione degli utenti oltre 120 scarichi, rifornendo principalmente attività commerciali e condomini. Ieri invece si sono registrate urgenze soltanto di circa 60 scarichi di acqua con autobotti.
LE PROTESTE. Molte le proteste da parte di cittadini ed esercenti del centro. Alcuni di loro hanno dovuto acquistare delle forniture di acqua da 150 euro ognuno. Il consigliere di opposizione, Tiziano Genovesi, in una interpellanza urgente, ha chiesto al Comune che “sostenga le spese sostenute dagli utenti trovando i fondi necessari per rimborsare le famiglie e le attività commerciali colpite” e ne chieda conto al Cam. Questo perché “il disservizio idrico è stato causato da responsabilità dirette del Cam, il quale non ha garantito un adeguato e costante approvvigionamento alla città”.
GLI INTERVENTI. I tecnici e gli operai del Cam hanno lavorato alacremente per riparare il guasto. L’intervento di sostituzione della pompa a immersione guasta con una provvisoria è durato circa 13 ore ed è iniziato alle 4 di mattina, con due squadre di tecnici Cam e una autogru. Il Cam è ora in attesa della nuova pompa dalla fabbrica di Modena, di circa 160 litri al secondo, al fine di rientrare completamente dall’emergenza. “Da oggi”, hanno spiegato dal Cam, “verrà erogata regolarmente l’acqua, con possibile interruzione soltanto nel pomeriggio. Rimane attivo il servizio di autobotti per l’approvvigionamento di acqua tramite il numero verde 800-869-444 oppure 348 5272168”.
IL SABOTAGGIO. I tecnici del Cam non escludono che il guasto sia stato frutto di un sabotaggio. Sono in corso accertamenti tecnici per fare luce su questa situazione. Il personale, all’arrivo al pozzo di Trasacco, ha notato delle manomissione che avrebbero causato la fusione della motore della pompa di captazione. Se questa ipotesi dovesse essere confermata, sarà presentata una denuncia al riguardo alle autorità.