Avezzano. Se qualcuno commette degli errori, non è detto poi che tutti siano sulla stessa barca. Così, in relazione al lavoro degli operatori sanitari a contatto stretto con positivi, alcuni rappresentanti della Asl1 hanno voluto chiarire: “Nessuno più di noi, che combattiamo in prima linea, vuole mettere a rischio la salute del nostro prezioso personale sanitario. Le disposizione lette sull’articolo di Marsicalive non fanno che riferimento al decreto legislativo 14/2020 relativo al potenziamento del personale del servizio sanitario nazionale”.
“In relazione all’art.7 di tale decreto viene abrogata la vecchia disciplina del decreto legislativo 6/2020, secondo la quale il personale sanitario a contatto stretto con un positivo da coronavirus, deve fare una quarantena a domicilio. Ad oggi, invece, il personale a lavoro, solo con sintomi referenti ad una potenziale infezione da covid19 deve contattare il medico di base per valutare la sua situazione. Purtroppo, se nella prima fase, Avezzano era Covid free, adesso non è possibile e tutti i sanitari dell’Ospedale di Avezzano sono a contatto con pazienti Covid. Se dovessero essere messi in quarantena solo per il contatto, non avremmo più persone che combattono per la vita delle persone. Ovvio, che tutti devono utilizzare tutte le precauzioni necessarie messe a disposizione, per evitare il contagio. Purtroppo, siamo in guerra, Se poi il contatto rivela dei sintomi, il personale deve chiamare il proprio medico di base”. Così, le parole del dottor Gabriele Verdecchia e della dottoressa Daniela Macera, che ogni giorno combattono in prima linea per cercare di far fronte all’emergenza. @RaffaeleCastiglioneMorelli