Tagliacozzo. “Siamo rimasti senza protezioni”: è questo l’appello disperato de l’Emergenza Sanitaria 16 maggio 1982, che svolge servizio di 118 nella zona di Tagliacozzo e in atri territori regionali.
“Chissà come racconteranno i libri di storia questo periodo”, precisano, “chissà se diranno la verità di come è stata affrontata questa pandemia se diranno che abbiamo combattuto un nemico a mani nude senza una certezza di vincerlo. E chissà se mai si ricorderanno di citare quei soldati che tutti i giorni erano al fronte con tanta paura ma non per se stessi ma di riportare il nemico dentro casa dai propri cari, perché loro erano costretti a combattere senza protezioni, ma dovevano combattere per fermare a tutti i costi questa belva per il bene del mondo”.
“Ebbene cari ragazzi e ragazze”, sottolinea uno degli operatori del 118, “se la storia ne parlerà vuole dire che sta parlando di voi che la guerra l’avete vinta a mani nude, ma con tanto coraggio e un pizzico d’ incoscienza non avete permesso al nemico invisibile di sterminare il mondo, e prima che i libri di storia vi ringrazieranno lo voglio fare io. Grazie per quello che fate e farete, grazie di combattere tutti i giorni, anche per quelli che prima di questa pandemia ci insultavano, aggredivano, minacciavano. Grazie a tutti gli operatori sanitari di tutta l’Italia”.