Avezzano. Lorenza Patrizia Panei, coordinatrice delle Donne Democratiche d’Abruzzo, ex presidente Aciam, è stata la prima eletta tra i candidati del Partito Democratico, entrando quindi nel Consiglio comunale, pur se in opposizione. L’abbiamo incontrata per discutere circa alcune tematiche a lei particolarmente care. Con l’occasione abbiamo provato a fare il punto su argomenti di stretta attualità.
Durante la campagna elettorale si è parlato molto della sanità, ma il quadro che emerge da ciò che stiamo vivendo testimonia che Avezzano non è preparata ad affrontare questa emergenza. Come si affronta il presente?
Direi che il quadro sanitario è allarmante in questa fase e per quello che ci sta accadendo. Per Avezzano vanno prese decisioni rapide. I burocrati in sanità non sono ammessi L’ospedale non è in grado di accogliere molti pazienti Covid e per questo bisogna concentrarli nelle strutture periferiche. Abbiamo liste d’attesa lunghissime per malati oncologici che necessitano di diagnosi e terapie. L’ospedale di Avezzano va messo in condizione di poter garantire l’efficienza dei reparti al fine di snellire le liste di attesa e rispondere alle richieste del territorio. L’unica norma da applicare in questa situazione di emergenza è il divieto all’indifferenza .
Crede che nei mesi addietro sia stato fatto tutto il necessario per scongiurare questo scenario?
No, assolutamente. Con la pandemia avevamo già assistito alla carenza strutturale ed emergenziale ,come il 118. La nostra Regione ha mostrato lentezza e incompetenza nella gestione della prima fase e sta dimostrando di non aver fatto tesoro degli errori ripetendoli nella seconda fase. Ci dicono alcuni medici che ci sono ordini di servizio che annullano e riconfermano l’oggetto a distanza di poche ore dalla notifica. La Marsica, purtroppo, paga l’assenza di una rappresentanza politica e il declassamento di reparti di eccellenza dell’ospedale di Avezzano, insieme alla mancata nomina dei primari vacanti , ne sono la conferma.
Lei è sempre stata in prima linea per la tutela delle tematiche femminili! Quale sarà il suo apporto in Consiglio comunale relativamente a tali argomenti?
Il lavoro che sto portando avanti nella Conferenza Nazionale Donne Dem, insieme alle altre referenti regionali, può essere molto utile alla nostra comunità. La nostra proposta al Governo di assegnare il 50% delle risorse del Recovery Fund alle Infrastrutture sociali vedrebbe la nascita di asili nido, il sostegno all’occupazione femminile e le misure contro la disparità salariale. Liberare il tempo e le potenzialità delle donne significa investire nell’aumento del PIL.
Lockdown e violenza domestica: nei mesi addietro è stato un discorso affrontato più volte. E’ stato fatto nel modo giusto? Il lockdown ha visto un notevole aumento di chiamate al 1522 ma purtroppo cozziamo ancora con il problema della carenza di alloggi per vittime di violenza e soprattutto, nel periodo Covid, di strutture che possano ospitare le vittime di violenza in quarantena prima dell’’ingresso nelle “case rifugio” . Purtroppo la nostra Regione è molto indietro rispetto alle necessità del territorio.