Avezzano. “La siccità dei giorni scorsi che ha messo in ginocchio l’agricoltura abruzzese e la bomba d’acqua che ha creato danni ingenti a numerosi comuni devono essere un campanello d’allarme per il nostro territorio regionale”.
Questo il monito lanciato dal presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, che nei giorni scorsi ha avuto modo di confrontarsi con tanti amministratori locali e ascoltare la loro preoccupazione per un territorio sempre più in difficoltà. “La nostra terra è sempre più fragile”, ha continuato Berardinetti”, e i repentini cambi meteorologici ci devono fare riflettere sulla necessità di avviare quanto prima una ricognizione dei territori e una programmazione di interventi per la sicurezza dei comuni montani non più rinviabili.
Come Uncem Abruzzo ci siamo da sempre schierati dalla parte degli amministratori per supportarli e accompagnarli. C’è bisogno di mettersi a tavolino con gli enti preposti e capire le reali necessità delle nostre aree montane. Non servono solo piogge di euro da distribuire per eventi e manifestazioni, serve una programmazione, una manutenzione e una messa in sicurezza delle nostre montagne per assicurare un futuro solido ai nostri paesi. Non si può e non si deve continuare a operare in emergenza”.