Avezzano. Cittadini protagonisti nella costruzione del “bene comune”: nasce “Avezzano Città territorio”, associazione politico-culturale promossa da un nutrito gruppo di professionisti marsicani, con un progetto ambizioso: “sviluppare attività ispirate alla democrazia, i diritti umani, la libertà, la creatività, l’esercizio della critica costruttiva per prospettare un modello di società nella quale il capitale umano, culturale e sociale rappresenti la fonte primaria e l’approdo imprescindibile dello sviluppo e del mutamento dell’organizzazione politica, strutturale ed economica”.
“La partecipazione, la testimonianza e l’impegno condiviso nel perseguimento del “bene comune”, sostengono i promotori dell’associazione, Paolo Manfreda (coordinatore pro-tempore), Daniela Macera, Ilio Leonio, Gianni Passalacqua, Alfredo Chiantini, Adelmo Di Salvatore, Luigi Di Fabio, Giovanni Paoloni, Emanuele Pescante, Antonella Tarquini, Eliseo Palmieri, Lidia Pitari, Enza Di Domenico, Patrizia Moriconi e Massimo Nicolai, “rappresentano la modalità più efficace di contrasto alla demagogia e al populismo dilagante”. Manifesto d’intenti che, in Città e periferie, si tradurrà nella promozione di assemblee locali, conferenze, incontri informativi, dibattiti e confronti, quali strumenti di partecipazione, di rappresentanza e di inclusione sociale, finalizzati a conferire legittimità popolare all’attività politica e amministrativa. “In quest’ottica”, aggiungono i primi soci di “Avezzano Città territorio”, “l’associazione vuole contribuire attraverso l’organizzazione di iniziative politiche e di percorsi di cittadinanza attiva, alla definizione di progetti e di programmi, con riferimento anche alle amministrative del 2017, in una trama di valori condivisi, che costituiscano punti saldi di orientamento alla convivenza civica e alla qualità della vita, in una prospettiva di sviluppo e di evoluzione dell’esperienza amministrativa in atto”.
Nel primo faccia a faccia, oltre a manifestare la volontà di potenziare e ampliare il lavoro realizzato o messo in cantiere nel quinquennio per “consolidare e accrescere la percezione e l’idea di Avezzano come Città territorio in un rapporto saldamente interstrutturato con i Comuni della Marsica, la Provincia, la Regione il Governo nazionale in proiezione Europea e Mediterranea”, i promotori hanno scandito anche l’esigenza di “ridare voce ai diritti del Popolo Marso, intesi come difesa e potenziamento dei servizi, rilancio delle attività produttive e sviluppo del turismo, formazione per i giovani”.