Avezzano. Saranno undici, per un totale di 72.727 elettori coinvolti, i comuni marsicani che in primavera andranno al voto. In alcuni di questi il sindaco uscente mira a essere riconfermato mentre in altri, a causa della scadenza del mandato, se ne dovrà eleggere uno nuovo.
In altri ancora, invece, a causa del crollo anticipato dell’amministrazione comunale, si dovrà ripartire da zero, come nel caso di Avezzano e Cappadocia in cui Gabriele De Angelis e Lorenzo Lorenzin, per vicende ormai note, non hanno avuto la possibilità di portare a termine la legislatura.
Tempo di bilanci, dunque, per Settimio Santilli (Celano), Stefano Iulianella (Pescina), Velia Nazzaro (Carsoli), Mariangela Amiconi (Magliano Dei Marsi), Enzo Di Natale (Aielli), Rosanna Salucci (Collelongo), Tonino Mostacci (Collarmele) e Fernando Antonio Marzolini (Rocca di Botte), tutti alla fine del primo mandato e per Lorenzo Berardinetti (Sante Marie).
Non siamo ancora alla fine di settembre, ma dietro le quinte qualcosa ha già iniziato a muoversi, tra prime conferme e tentativi di depistaggio. Le strategie politiche, si sa, sono come una partita a scacchi. Alla luce di questa considerazione è naturale affermare che potrebbe essere prematuro trarre conclusioni che non risultino avventate o, per lo meno, superficialmente attendibili. Le ultime settimane del governo nazionale sono lì a ricordarcelo. E che non sia proprio questo aspetto un importate ago della bilancia.
Come cambierà la geografia della politica marsicana dopo la caduta del governo gialloverde in favore dell’ascesa di quello giallorosso? Quanto inciderà, con riguardo ai Comuni sopra citati, questo stravolgimento che fino a pochi mesi fa sembrava impossibile anche solo da immaginare? Al netto delle scale cromatiche, le risposte a queste domande le avremo nelle prossime settimane. Siamo solo all’inizio, prepariamoci a una primavera dalle temperature decisamente alte.