Avezzano. Avezzano al centro. É questo il filo conduttore del dialogo del sindaco candidato Giovanni Di Pangrazio con Carlo Rossi, direttore di Confesercenti, e il nutrito pubblico presente, nel corso dell’incontro organizzato dall’Associazione – nell’ambito del ciclo di appuntamenti con i candidati a sindaco del territorio – nella sede di Avezzano. Le battaglie combattute a tutti i tavoli istituzionali, come quella che ha permesso di evitare il taglio al distaccamento dei vigili del fuoco e che ha portato, anzi, al potenziamento del presidio di Avezzano, i successi legati all’edilizia scolastica, pianificati con largo anticipo, rispetto a tante altre amministrazioni regionali e non solo, che si traducono in un patrimonio cittadino inestimabile in termini di sicurezza per gli alunni di oggi e del futuro.
E ancora, dati alla mano, il saldo positivo per le aperture dei negozi, il taglio alle tasse, le tante iniziative nel sociale, che ha trasformato in sociale attivo, perché, ha sottolineato il sindaco Di Pangrazio, “Chi è in grado di lavorare possa ottenere un compenso, non elemosine, attraverso attività utili alla città e agli stessi interessati che così tornano a sentirsi parte attiva della comunità”, il Microcredito, da lui proposto sin dalla campagna elettorale del 2012 e di cui l’Amministrazione Di Pangrazio è stata pioniera. Tanti i punti analizzati da un primo cittadino in gran forma, che non ha risparmiato qualche stoccata ai competitor, “Leggete i dati, che sono ineccepibili, altrimenti vi raccontano bugie”, e che ha accolto con favore gli spunti offerti dagli interlocutori, incassando con soddisfazione i riconoscimenti anche degli ‘addetti ai lavori’ della rappresentanza delle realtà produttive per l’incisiva azione amministrativa svolta. Giovanni Di Pangrazio ha voluto focalizzare l’attenzione sul programma da realizzare “In continuità con quanto intrapreso in questo primo mandato, con la competenza e la concretezza che occorre e che ci contraddistingue, grazie alla quale oggi Avezzano è tornata al centro. Il resto sono chiacchiere”, ha tagliato corto Giovanni Di Pangrazio, “Buone per quelli a cui serve il quarto d’ora di celebrità, e non siamo noi”.