Tagliacozzo. È ormai iniziato il countdown alle elezioni amministrative. Mancano poco più di 72 ore al voto. Tra una settimana, salvo imprevisti, avremo il nuovo sindaco della cittadina di Tagliacozzo, dopo mesi molto critici e dopo una campagna elettorale combattuta e allo stesso tempo molto ricca d’incontri. Una campagna che giungerà al silenzio nella giornata di sabato e che in questi giorni raggiunge il suo apice finale. Ieri pomeriggio, la lista “Prospettiva Futura”, con a capo Vincenzo Giovagnorio, sostenuto da numerosi esponenti del Partito Democratico, ha incontrato l’assessore regionale Donato Di Matteo. Nella sala d’incontri, nei pressi di Porta Corazza, era impossibile non notare la stazza del politico della Regione, con delega ai lavori pubblici, all’urbanistica e alle scuole. Una stazza inferiore sicuramente alla sua simpatia. Proprio con uno spiritoso aneddoto in dialetto sulle elezioni amministrative che lo hanno visto protagonista di passate campagne elettorali nelle singole abitazioni del pescarese, Di Matteo ha rotto il ghiaccio. Dopo la presentazione del candidato Giovagnorio, il politico si è concentrato sui punti del programma della lista che lo riguardano più da vicino , “non sono andato in nessun altro comune dove si svolgono le elezioni, ma qui non potevo mancare”, ha introdotto, “ritengo Giovagnorio il candidato ideale per guidare questa città e sono sicuro che in caso della sua vittoria saranno possibili numerosi dialoghi con la Regione”, continua, “sui punti del programma, sono molto sensibile sulla questione delle scuole e sulla necessità di una struttura per ospitare un asilo nido, così come quella del potenziamento di edifici che già esistono, come quello che accoglie gli studenti dell’istituto turistico, scuola fondamentale per questa città, con alto patrimonio storico e culturale. Apprezzo molto l’interesse della lista nei confronti dei cimiteri. Ogni uomo dopo che ha effettuato il suo percorso di vita ha il sacrosanto diritto di una dimora dove riposare in eterno. E che sia una dimora ben strutturata e realizzata”, conclude, “anche per gli impianti sportivi della cittadina, come ho potuto vedere, saranno necessari diversi interventi, come per il centro sportivo polisportivo dove è situata la palestra. Credete in questa lista, i loro progeggi sono concreti e realizzabili e hanno le qualità per essere vicini alla cittadinanza”. Tra gli interventi, ha parlato anche il consigliere regionale,, Lorenzo Berardinetti che, come traspare da tempo, sostiene la lista di Giovagnorio, “Non sono qui in veste di sindaco di Sante Marie, ma di consigliere regionale che ha interesse per il territorio. Mi hanno accusato di essere promotore della chiusura dell’ospedale Umberto I, quando sono il primo che lotta in consiglio regionale per questa struttura”, commenta sempre con il suo tono di praticità, “vivo qui vicino, non vedo poi quale possa essere il mio interesse a far chiudere una struttura vitale anche per me”. Conclude, “il mio sostegno va a questa lista, ma ovviamente come consigliere regionale non significa che se vinca qualcun altro, saranno chiusi i ponti di dialogo”. Sul chiudersi dell’incontro, abbiamo colto l’occasione della presenza dell’assessore regionale ai lavori pubblici per sollevare la questione eternit, non menzionata durante il dibattito, specie in relazione all’inchista effettuata sul capannone vicino il circolo tennis. Valutando la situazione delicata della cittadina e soprattutto le difficoltà economiche delle casse comunali, abbiamo chiesto a Di Matteo la disponibilità in futuro di disporre nuovi fondi regionali per i comuni al fine di supplire alla bonifica dell’amianto nella città, in garanzia e tutela della salute pubblica. Considerato anche che l’ultimo bando regionale per il sussidio di bonifica eternit, risale al 2014, abbiamo esposto la necessità di un finanziamento futuro. Di Matteo ha risposto chiaramente: “La Regione è ovviamente disposta a decretare nuovi bandi per affrontare simili problematiche, questo posso assicurartelo”, ha affermato, “l’importante però è che le amministrazioni comunali presentino una risposta per attingere ai fondi, altrimenti non ha senso”. @RaffaeleCastiglioneM