Avezzano. A pochi giorni dalla consegna delle liste per le amministrative dell’11 giugno il candidato della coalizione Insieme, Gabriele De Angelis, scrive di suo pugno una lettera aperta su questa campagna elettorale che a suo avviso “sta assumendo toni ogni giorno più grotteschi” auspicando una collaborazione anche post elettorale dei big della politica che stanno sfilando in questi giorni in città. “Da una parte il sindaco agita un anacronistico quanto strumentale campanilismo”, ha commentato De Angelis, “dall’altra si fa forte degli endorsement di politici girovaghi che non conoscono la nostra città se non attraverso i dispacci, senz’altro poco obiettivi, che i fratelli Di Pangrazio forniscono loro. Per questo, sentire Cesa e D’Alessandro affermare che il sindaco uscente ha già vinto ci fa sorridere. Se viandanti della vecchia politica e taglianastri avessero davvero il polso della situazione, si asterrebbero dall’azzardare tali dichiarazioni. L’ex premier britannico Margaret Thatcher, da politica avveduta qual è stata, lo ricordava spesso: “essere potenti è come essere una signora, se dovete dirlo in giro non lo siete”.
“Io personalmente e con me tutti coloro che hanno deciso di candidarsi e sostenermi in questo progetto, hanno toccato con mano la delusione, la rabbia e soprattutto la preoccupazione per i disagi creati da un’amministrazione comunale immobile, che non è stata in grado di indicare una chiara prospettiva per il futuro di questa città. Altro che concretezza e competenza”, ha continuato il candidato sindaco, “è evidente che dietro le temerarie affermazioni di Cesa e D’Alessandro, che sentenziano la certa vittoria al primo turno di Di Pangrazio, non ci sono solo una sostanziale ignoranza della situazione in cui versa la città e una sgradevole mancanza di rispetto verso gli avezzanesi, ai quali spetta di decidere a chi affidare il governo della città, ma c’è soprattutto la paura di perdere quella che per loro è solo una bandierina su un territorio, la Marsica, che per loro è da sempre terra di conquista, portatrice d’acqua per i loro interessi, non terra di uomini e donne ma collegi elettorali da dividersi. Noi abbiamo troppo rispetto e considerazione per l’intelligenza e la libertà dei nostri concittadini per pronunciarci con toni altrettanto perentori e definitivi, ma una cosa la possiamo dire con certezza: se l’insofferenza per questa amministrazione comunale troverà espressione nelle urne, si potrà voltare pagina una volta per tutte e dare finalmente risposte alle aspettative della città. Anche per questo, piuttosto che aprire un’altra sede elettorale tradizionale, abbiamo deciso di colmare una delle tante clamorose lacune esistenti in città e offrire ai giovani, ma non solo a loro, un luogo dedicato all’arte e alla musica, che inaugureremo in corso della Libertà, un tempo la strada più importante della città e ora simbolo del degrado del nostro centro storico. Sarà, questo nuovo spazio, un’area libera ed aperta, dove artisti, pittori, scultori, scrittori e musicisti potranno esporre le loro opere e suonare la loro musica. Sia detto in confidenza a Cesa e D’Alessandro: saremo noi, insieme ai cittadini liberi di Avezzano, che sono ancora la maggioranza, a suonarle al loro proconsole avezzanese. Stiano sereni, saranno sempre i benvenuti in città, quando e se avranno qualcosa di concreto da proporre per far crescere il nostro comprensorio. Possibilmente non solo in campagna elettorale”.