Avezzano. “Rifiutiamo l’idea di immigrazione come criminalità. Gli immigrati che vengono a lavorare in Italia sono tanti e producono il 12% della ricchezza del Paese, se li cacciamo tutti non si pagano le pensioni degli italiani, visto che rappresentano il 15% dei pagamenti dell’Inps”. E’ quanto dichiarato da Massimo D’Alema, questa mattina ad Avezzano nell’incontro organizzato da Liberi e Uguali (LeU) in vista delle elezioni per presentare i candidati Fabio Ranieri, Luigi Fabiani, Guido Iapadre e Danilo Leva. “Dobbiamo consentire una quota ragionevole di immigrazione legale e riconoscere i loro diritti e combattere immigrazione clandestina con accordi con i paesi di origine. Il tema della sicurezza va oltre l’immigrazione, ho provato orrore per Macerata ma due giorni fa un tramviere ha sgozzato una ragazza, a Milano, di 19 anni; che facciamo cacciamo tutti i tramvieri?” Una coalizione di centrodestra il cui leader è un pregiudicato condannato per reati che non gli consentono di candidarsi vuole insegnare a Pietro Grasso la legalità e l’ordine, che ha dedicato tutta la vita alla lotta contro la Mafia?
Sull’Europa ha affermato che “bisogna rilanciare il progetto europeo anche rafforzando l’unità politica dell’Europa. Per essere esercitata nel mondo globale, la sovranità deve essere condivisa: l’unità europea non è dare ad altri la sovranità nazionale, ma condividerla. Ho sottoscritto il manifesto del Consiglio italiano del movimento federativo, contiene l’ambiziosa proposta di puntare a una Costituente europea, va bene, purché cambi rotta in modo radicale”. Secondo l’ex presidente del Consiglio, “se vuole riconquistare il consenso dei cittadini, l’Unione europea deve orientarsi ai diritti sociali, sullo sviluppo economico, non può essere solo un guardiano fiscale”. All’appuntamento pre-elettorale hanno preso parte anche Mario Casale, Gabriele Mastroddi e Maria Caterina De Blasis del coordinamento Liberi e Uguali Marsica. “Senza rafforzare la dimensione politica, il rischio è di cedere la sovranità ai poteri nazionali”, ha concluso, “alla fine, in Europa c’è un Parlamento eletto dai cittadini, istituzioni composte da governi nazionali. Bisogna condividere la sovranità senza rinunciarvi, renderla più forte”.