Avezzano. Sette mesi. Tanto ci separa dalle amministrative avezzanesi che restituiranno alla città il nuovo sindaco dopo la parentesi del commissariamento. Un appuntamento atteso al tal punto che, di fatto, è prepotentemente entrato nel gergo del discutere quotidiano. Non passa giorno, infatti, senza che venga aperto un dibattito, dai toni più o meno accesi, relativo a un determinato aspetto della vita nel capoluogo marsicano che dovrà essere affrontato da colui che dalle urne ne uscirà vincente. Ambizioni e speranze sono controbilanciate da delusioni e mancanza di aspettative concrete perché, giusto per citare una delle espressioni più ricorrenti, “tanto sono tutti uguali, fanno solo i loro interessi”.
Questo è il clima che si respira oggi ad Avezzano: sfiducia, sconforto e rassegnazione. Un clima dal sapore contrastante, sempre in bilico tra chi auspica un rilancio della città e chi in questo rilancio non crede più. Un clima che, purtroppo, si nutre anche di astio e polemiche, bugie e illazioni, incattivito da toni spesso esagerati o volutamente provocatori che, però, non sempre hanno le conseguenze sperate. Ormai è appurato e non fa notizia, ma tutto ciò che non piace o non corrisponde a qualcosa che viene pubblicato e che, invece, si preferiva non lo fosse, è additato come “fake news”, con buona pace di teorici e dottrina che cercano di trovare una collocazione ben precisa a tale concetto. E’ così che va, ce ne siamo fatti una ragione. Spesso anche una risata.
In questo clima noi operiamo, giorno e notte, per assicurare alle migliaia di lettori che ci seguono un’informazione precisa, puntuale, scevra da personalismi o inquinata dalle nostre emozioni. L’informazione, per come la intendiamo noi, è così: sic et simpliciter. Non stupisce, quindi, che a volte possa non piacere o creare malumori. La critica fa parte del gioco e noi l’accettiamo in quanto tale. Non pretendiamo di salire sul piedistallo per scrollarci dalle spalle possibili errori. Come chiunque, anche noi sbagliamo, è inevitabile per chi è sempre in prima linea. Ciò che invece non fa parte del gioco e non è accettabile è l’insulto o, peggio ancora, la minaccia o l’intimidazione. Quello no, non è giustificabile e non può passare inosservato. Perché laddove non si è in presenza di un dialogo civile o responsabile, non si può pensare di tollerare il compromesso di scadere nella volgarità o nell’aggressione verbale pur di avere un confronto. Sarà un nostro limite, ma crediamo nell’educazione e nell’interlocuzione civile.
E’ vero, c’è ancora tempo prima di eleggere i prossimi amministratori, ma i movimenti politici e civici (è sempre più arduo fare una distinzione) hanno iniziato a muovere i primi passi già da diversi mesi. Ammesso che abbiano mai conosciuto una pausa. E noi di MarsicaLive, come sempre fatto nel corso degli anni, siamo qui a raccontarli, con il nostro stile ben identificato e identificabile, fatto di neutralità e imparzialità, sincerità e approfondimento. Per rispetto nei confronti dei nostri lettori, dei protagonisti delle vicende da noi riportate e, soprattutto, per devozione verso quel dovere di corretta informazione cui siamo chiamati ad adempiere. Non leggerete mai, da parte nostra, prese di posizione a favore di un candidato o amministratore, né leggerete mai su queste pagine l’appartenenza a una determinata fede politica. Il nostro lavoro e la nostra deontologia non ce lo consentono. Ed è giusto così. Chi pensa il contrario sbaglia, spesso lui per primo in malafede.
Come precedentemente scritto, sette mesi ci separano da una tornata elettorale che, di fatto, è partita molta prima. I toni, però, sono già accesi. Fin troppo, forse. Sarebbe opportuno, quindi, stemperarli. Ci rendiamo conto che vista la portata dell’evento la tensione possa essere già elevata, così come gli interessi che attorno a essa ruotano, ma sette mesi sono tanti e pensare di viverli tra una polemica e una critica per un articolo pubblicato o una frase scritta o non scritta, oppure esposta in maniera diversa da come la si vorrebbe, o altre migliaia di possibilità, è una distorsione della realtà che va immediatamente arrestata, altrimenti si trascende e ci si lancia verso un’escalation di nervosismo che non porta a nulla di buono. Dal canto nostro continueremo a fare informazione come l’abbiamo sempre fatta, a metterci la faccia e continuando a pubblicare tutto ciò che fa notizia, qualsiasi sia il partito o il movimento interessato. Fortunatamente i numerosi apprezzamenti che quotidianamente riceviamo sono motivo di orgoglio e soddisfazione verso il lavoro da noi svolto che altro scopo non hanno se non quello di spronarci a fare sempre meglio. Buona campagna elettorale.