Avezzano. La città si prepara alle prossime elezioni comunali, e come ogni tornata elettorale tornano in scena i riti della “vecchia politica”, definita da Rifondazione Comunista trasformista e camaleontica, capace di condizionare l’espressione del voto libero e democratico.
Secondo il partito, la proprietà commutativa della moltiplicazione – “cambiano i fattori ma il risultato non cambia” – trova una conferma evidente proprio in occasione di queste elezioni. “Non si parla di contenuti programmatici né di progetti concreti per migliorare la qualità della vita dei cittadini” affermano gli esponenti del partito, “ma esclusivamente di cartelli elettorali, pacchetti di voti, candidature e autocandidature accompagnate dalle immancabili cene elettorali. Avezzano non merita questo”.
Rifondazione Comunista propone invece un confronto basato sui programmi e sui temi concreti necessari per un cambiamento significativo nella città. Tra le priorità indicate: la lotta alla desertificazione industriale, la difesa dei servizi pubblici – dalla sanità alla scuola – la tutela dell’ambiente e della qualità della vita, la creazione di lavoro, il contrasto alla povertà crescente, oltre a legalità, trasparenza e sicurezza.
“Vogliamo discutere di questi temi con la società civile di Avezzano, portatrice dei valori della Costituzione, della Pace, dell’Antifascismo e della Solidarietà” sottolinea il partito, “è in questo terreno libero e democratico che può germogliare Avezzano Coraggiosa”.