Avezzano. Tante squadre in campo, tanti candidati, ma nessuna unità d’intenti. Le urne sono sempre più vicine e la coesione sempre più lontana. Negli ultimi giorni, infatti, si stanno delineando voci insistenti sulle composizioni delle liste che però vedrebbero una frammentazione difficile da ricompattare in casa centrodestra. La corsa in avanti di De Angelis ha spiazzato un po’ tutti. Dopo mesi di discussioni si è alzato dal tavolo delle trattative, si è voltato e ha iniziato a camminare da solo mettendosi in gioco. Il sostegno dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo e di tanti consiglieri ed ex assessori hanno fatto il resto. Questo ha spiazzato sicuramente il centrodestra che, nonostante qualche nome buttato qui e là, ancora brancola nel buio. Nel vertice che si terrà tra poche ore sicuramente dovrà essere fatta chiarezza.
Ci sarebbero, infatti, grosse tensioni tra la corrente di Forza Italia, che fa capo al consigliere regionale Emilio Iampieri – mai presente agli incontri – e il vice coordinatore regionale Maurizio Bianchini, e quella del Nuovo centrodestra, con l’onorevole Filippo Piccone, e il coordinatore provinciale Massimo Verrecchia. Proprio i secondi, infatti, vorrebbero imporre un loro candidato che poi, senza se e senza ma, dovrebbe essere condiviso da tutti. Questa mattina, attraverso le pagine de Il Centro, è stato lanciato dalla coalizione il nome di Agostino Di Pasquale, ex presidente del Lions e dottore commercialista. Un nome scelto proprio all’ombra del castello di Celano che per questo non andrebbe a genio a tutti. La sua smentita non è stata ancora inviata ma in tanti pensano che sia imminente. Parte delle frange del centrodestra, infatti, vorrebbero Carmine Silvagni, dottore commercialista molto attivo nel mondo dello sport. A Silvagni, che in passato ha militato in Forza Italia, non dispiacerebbe tornare di nuovo in pista per correre verso il palazzo di città ma, stando alle voci, non sarebbe ben visto da alcuni ex amici di partito. La matassa, quindi, continua a essere sempre più annodata e dal momento che a cercare il nodo sarebbero in troppi non è escluso che alla fine si arrivi divisi alle urne. Questo sicuramente darebbe un netto vantaggio all’attuale primo cittadino, Gianni Di Pangrazio, e a tutta la sua squadra e anche a De Angelis che forse, ha deciso di abbandonare quel tavolo delle trattative proprio perché a cercare la soluzione erano in tanti, ma a volerla trovare in pochi.