Avezzano. “Non solo il sostegno verticale da parte del governo e degli esponenti istituzionali, ma una rete di riferimento di sindaci e amministratori a disposizione di Mario Babbo, abruzzesi e del resto d’Italia”.
Il segretario regionale del Partito democratico Michele Fina ha presentato così l’alleanza dei sindaci in un evento ad Avezzano. All’iniziativa nella città marsicana è intervenuta una rappresentanza dell’alleanza: assieme ad alcuni sindaci del partito in Abruzzo c’era anche Elena Piastra, prima cittadina di Settimo Torinese, centro che ha molte affinità con Avezzano, dalle dimensioni alla vocazione industriale. Fina ha detto che “per troppi anni Avezzano non ha svolto il ruolo che le è naturale, capofila di un’area da 130mila abitanti”. Il segretario del Pd abruzzese ha ribadito alcune questioni su cui la prossima amministrazione di Avezzano dovrà concentrarsi. Tra queste, valorizzare la naturale vocazione interportuale, anche grazie al potenziamento ferroviario e all’istituzione della Zes.
Per il candidato sindaco Babbo si tratta di “una squadra solida, che vuole dialogare con questa città e allo stesso tempo con i territori limitrofi e lontani”. Babbo per evidenziare l’importanza della rete ha portato l’esempio del settore del turismo: la città di Avezzano da sola può non risultare particolarmente attrattiva, ma inserita in un sistema che comprenda le bellezze territoriali ha chance maggiori. E poi la forza della denuncia, dove serve, “non può essere solo il sindaco di Avezzano a battersi per i cinquanta milioni sottratti al Fucino, o per la sanità”.
“Sono sindaca da poco più di anno”, ha detto Elena Piastra, “e posso testimoniare che in tutti i momenti più complicati la mia prima reazione è sempre stata quella di consultarmi con un collega sindaco. Nel lavoro dei sindaci c’è la forza del nostro Paese, è la dimensione più bella della politica, si incide direttamente sulla vita e sulla trasformazione della tua città”.
Giacomo Carnicelli, sindaco di Tornimparte, e anche presidente regionale di Autonomie Locali Italiane (Ali), ha dichiarato che “della rete hanno bisogno anche le città più grandi, e la sua qualità è la cifra attraverso cui un’amministrazione riesce a dare risposte ai cittadini”. Per Mauro Di Ciccio (Rocca di Mezzo) “l’emergenza sanitaria può creare opportunità per i borghi delle aree interne, come ad esempio nel caso del turismo. Ci vuole la capacità di essere territorio”. Robert Verrocchio, sindaco di Pineto, ha ricordato la fase del lockdown, “i sindaci sono stati il riferimento dei cittadini perché tutto ciò che veniva deciso poi doveva essere declinato sul territorio. Il lavoro della rete è fondamentale, è propedeutico ad associazioni come Anci e come Ali”. Per Luciano Di Lorito, primo cittadino di Spoltore, “i sindaci devono fare squadra perché spesso i problemi vengono lasciati a loro, come nel caso di quelli legati al Covid, dove la Regione è stata tutt’altro che collaborativa”.