Avezzano. Tra i primi a commentare l’ufficiale ricandidatura dell’attuale sindaco Giovanni Di Pangrazio alle
prossime elezioni amministrative di Avezzano dall’associazione Avezzano per La Marsica, la quale parteciperà attivamente alla tornata elettorale con alcuni membri confluiti all’interno di una lista civica di appoggio al candidato Gabriele De Angelis. “Finalmente il sindaco Di Pangrazio ha sciolto le riserve ufficializzando la sua ricandidatura per le prossime amministrative”, hanno commentato dall’associazione che fa capo a Marco Ciervo, “mentre era certa la presenza al suo fianco durante l’evento di oggi di presentazione della sua ricandidatura al castello orsini del fratello Giuseppe Di Pangrazio, attuale presidente del Consiglio regionale, non era del tutto scontata la presenza del presidente della Regione Abruzzo Luciano d’Alfonso oltre che del vice Presidente Giovanni Lolli, dell’assessore Silvio Paolucci e del consigliere regionale Camillo D’Alessandro. Notiamo con piacere che l’attuale sindaco conosce molto bene il modo di contattare e dialogare con i vertici del Governo della Regione Abruzzo, ma una domanda vorremmo porla: come mai questa “amicizia” e vicinanza non è stata sfruttata quando veramente ce n’era bisogno? Come mai, visto tale rapporto di stima, che oggi sembra assoluto e cieco da parte del governo regionale, solo adesso si degnano di essere presenti ad Avezzano? Ci sembra che la stessa Regione che oggi era in prima fila ad applaudire l’attuale sindaco negli ultimi tre anni ha umiliato la Marsica ed Avezzano,
sacrificato la Marsica e le aree interne a favore dello sviluppo di Pescara e della costa, non ha mosso un dito di fronte alla desertificazione del nostro nucleo industriale, depennandola dagli aiuti di stato e lasciandola fuori da qualsiasi progetto di sviluppo regionale con in ultimo lo “scippo” della gestione dei 50 milioni di euro per realizzare la rete irrigua della piana del Fucino che la Regione intende affidare all’ARAP anziché, come logico che sia, al Consorzio di Bonifica del Fucino”.
“Avezzano la viviamo in prima persona, direttamente”, hanno continuato, “conosciamo i problemi reali e veri della città perché li viviamo e siamo certi che l’ultima cosa che interessa ai cittadini è una sfilata di politici e dirigenti, gli stessi che non ha fatto niente per aiutarla a crescere, anche per colpa di un’amministrazione comunale incapace di dialogare e confrontarsi con autorevolezza, ma che ha sacrificato il bene stesso della città e degli avezzanesi sull’altare di logiche politiche e di potere, e tutto questo ha avuto il suo culmine massimo con la passerella elettorale di oggi, mero mezzo di propaganda elettorale” Una conclusione sul “buco nero” evocato dal primo cittadino “Parlare di “gente di fuori che pensa di conquistare Avezzano strumentalizzando un candidato”
quando i suoi primi sostenitori non sono proprio di Avezzano centro ci sembra sinceramente una barzelletta. L’ostinato provincialismo non fa bene allo sviluppo di un territorio, soprattutto se si aspira ad un ruolo guida nel territorio regionale. Nel mondo di oggi bisogna essere in grado di crescere e rapportarsi con le istituzioni di tutti i livelli e con tutti i territori, Pescara, Roma o Sulmona che sia. La cosa importante è essere fermi ed avere dialogo con tutti ma di non essere servi e succubi di nessuno, ricordandosi che Avezzano viene sempre al primo posto”.