Avezzano. “Avvertiamo segnali molto, ma molto positivi, siamo una forza in grande rilancio che raccoglie crescenti consensi. Passaggio importante è stata la conferma nel congresso nazionale dello scorso fine settimana, del nostro leader, Tajani, personalità con carisma e capacità, a riprova della compattezza del partito e la condivisione di una linea politica che si differenzia dalle altre forze del centrodestra, che hanno una posizione più estrema verso destra.
Ovvero quella di un partito liberista, democratico, moderato, mentre altrove si sentono toni decisamente più forti, Forza Italia parla ad un pubblico più ampio, ed è, anche importante sottolineare che noi azzurri siamo l’unico partito del centrodestra che in Europa è nel Partito popolare, ovvero nelle forze di governo dell’Unione Europea, e questo posizionamento svolgerà un ruolo molto importante anche in vista delle elezioni europee di giugno”. Così il manager Anna Maria Taccone, candidata nel collegio provinciale dell’Aquila per Forza Italia alle elezioni regionali del 10 marzo, facendo il punto sulla campagna elettorale anche alla dell’esito delle elezioni regionali in Sardegna, dove ha prevalso dopo un serrato testa il candidato del campo largo a trazione M5s-Pd, Alessandra Todde, sull’uomo del centrodestra Paolo Truzzu, già sindaco di Cagliari ed esponente di Fdi. E dopo la conferma, per acclamazione, a capo di Forza Italia di Antonio Tajani, vice premier e ministro degli Esteri.
Originaria di Avezzano, Taccone, è dottore commercialista con importanti consulenze ad aziende nazionali ed internazionali, è docente di Pianificazione e Controllo all’Università Luiss di Roma, e per otto anni consigliere di amministrazione dell’Università Tor Vergata di Roma. E dal 2019 al 2022 è stata presidente dell’Aciam, la società consortile che gestisce il ciclo dei rifiuti nella Marsica.
“Il risultato della Sardegna deve fare da monito anche per noi, a non abbassare la guardia, a non cullarci sugli allori a non dare per scontata la vittoria del centrodestra e la riconferma di Marco Marsilio il 10 marzo prossimo, quanto piuttosto occorre moltiplicare l’impegno in queste ultimi giorni di campagna elettorale – prosegue Taccone che, pur invitando a non abbassare la guardia, tiene a precisare però che “la situazione nell’isola è diversa rispetto a quella dell’Abruzzo. Lì il centrodestra ha pagato lo scotto di una candidatura controversa e ufficializzata tardivamente, e di un braccio di ferro interno, oltre al voto disgiunto che in Abruzzo non c’è. Da noi, invece, il centrodestra si è subito compattato senza se e senza ma intorno alla ricandidatura di Marco Marsilio, la coalizione è unita e marcia nella stessa direzione. E resto pertanto convinta che gli abruzzesi non si faranno sfuggire l’occasione di riconfermare, primo nella storia della Regione, un governo uscente che ha ben operato in questi cinque anni, garantendo continuità politica e amministrativa”. Detto questo però la manager tiene a ribadire con forza Taccone: “a maggior ragione per centrare questo storico risultato occorre non sottovalutare quello che accade altrove, visto che anche in Abruzzo la forbice tra il nostro candidato e quello del centrosinistra non è poi così ampia. Non dobbiamo pertanto lasciare nulla al caso, ed evitare ogni forma di individualismo, facendo piuttosto un gioco di squadra”.