Avezzano. “Una squadra che vuole far vincere Avezzano, che non ha condizionamenti politici, che ricostruirà l’autonomia della città”.
È determinato Gianni Di Pangrazio, ex sindaco, candidato alle prossime elezioni amministrative e pronto a “tornare alla guida della città con rinnovato entusiasmo e con una squadra rinnovata”.
“Sono sempre stato un sindaco neutrale“, afferma Di Pangrazio che ribadisce la sua indipendenza dalle diatribe dei partiti, “e continuerò a esserlo. È giusto quando si amministra colloquiare e confrontarsi con le parti politiche per ottenere il massimo da tutti, ma bisogna farlo senza preconcetti, senza alzare steccati, con la sensibilità giusta per fare gli interessi degli avezzanesi”.
“L’unico recinto dal quale non bisogna fuoriuscire”, avverte, “è il valore di Avezzano e della Marsica”.
Per Di Pangrazio “il cuore pulsante resta e deve essere Avezzano e la Marsica”. “Un territorio fondamentale della regione Abruzzo e della provincia dell’Aquila”, precisa, “in città abitano, oltre ai 42mila residenti, anche 10-15 mila persone, che vivono Avezzano quotidianamente per motivi di lavoro o per studio. Siamo una realtà determinante per l’Abruzzo, sotto l’aspetto economico e produttivo, sotto quello sociale e sotto l’aspetto culturale”.
“Avezzano per questi motivi ha bisogno di essere governato da una squadra che non abbia preconcetti e interessi che si discostino dal bene della città. Servono persone competenti che amano Avezzano e che soprattutto vivano la città”.
Sull’aspetto economico e commerciale l’ex sindaco è convinto che sia necessario “migliorare partendo dalla rivalorizzazione del centro, con un piano per il commercio e con una strategia oramai chiara per attrarre investimenti”.
E poi il turismo. “Non va dato per scontato”, sottolinea, “se valorizziamo il turismo i risultati sono immensi e ne beneficerà anche il commercio. Abbiamo grandi potenzialità”.
Per il post covid Di Pangrazio sostiene che Avezzano e la Marsica abbiano una grande chance che se mal gestita rischia di essere sprecata. “Sarebbe imperdonabile”, afferma.
“Con il recovery found”, avverte, “arriveranno ad Avezzano diversi milioni di euro. Se si saprà sfruttare questa importante realtà tutto cambierà, per il commercio, per la sanità, per l’occupazione, per il sociale, per la cultura”.
“Per questo è vitale che Avezzano si faccia trovare pronta, con persone competenti, che hanno esperienza ma anche entusiasmo. Perché”, ricorda, “servono idee, serve progettualità e serve capacità amministrativa. Gli avezzanessi non possono perdere questa opportunità, mentre altre città come L’Aquila potrebbero coglierla. Non possiamo permettercelo, sarebbe drammatico”.
Per quanto riguarda la sua squadra di governo della città, Di Pangrazio, che oltre a essere dirigente da 35 anni nella pubblica amministrazione è docente universitario, annuncia che cercherà “le persone più competenti nei vari settori”.
“Basta con gli annunci, bisogna fare e non promettere”, dichiara, “abbiamo subito una fase di immobilismo per varie contingenze e ora bisogna ripartire.
Anche nella sanità marsicana, che va sbloccata.
Avezzano ha la possibilità di avere circa 500 posti letto tra pubblico e privato, 84 milioni che erano stati stanziati sono fermi con la progettazione del nuovo ospedale chiusa in un cassetto. Bisogna ripartire subito”.
Sul fronte sicurezza sostiene che
“bisogna dividere la città in tre quadranti per un monitoraggio più attento e costruire dei progetti di vigilanza notturna per restituire serenità ai cittadini, soprattutto con la prevenzione”.
Bisogna incentivare la rete di telecamere che va triplicata”, conclude Di Pangrazio che ha una lunga esperienza nella direzione della polizia locale provinciale, “le 50 telecamere attuali stanno dando risultati, ma non bastano a coprire tutta la città, comprese le periferie. Bisogna riportare la città alla tranquillità”.