Celano. Chi sarà il prossimo sindaco di Celano? Se lo stanno chiedendo in molti in questi giorni dal momento che, alla luce dell’attuale situazione, ci sono molti papabili ma pochi confermati. Da qualche settimana si continua a vociferare che gli aspiranti sindaco saranno 5, alcuni ipotizzano 4, altri sono certi che non arriveranno a 3. Eppure fino a ora le conferme sono poche. Il sindaco uscente, Filippo Piccone, tra l’inaugurazione di una mostra e la presentazione della sua creatura – il parco fotovoltaico – continua la ricerca dei candidati e soprattutto del suo successore. Negli ultimi giorni c’erano stati degli avvicinamenti con una costola del centrosinistra per un possibile accordo che riportasse a Celano lo scenario nazionale. Per ora, però, la cosa non sarebbe confermato e quello che di certo si sa è che Piccone ha troppi candidati consiglieri e solo una tris di possibili sindaci: Vittoriano Frigioni, suo ex vice, Settimio Santilli, ex assessore, e Gesualdo Ranalletta, medico. Accordi in vista, quindi, non ce ne sarebbero. In molti, invece, ipotizzano che una fusione possibile potrebbe essere quella della lista del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, con la compagine di Mario Vicaretti e io Amo Celano. Le due coalizioni si potrebbero unire per creare una squadra competitiva e in grado di sfidare Piccone. Nulla ovviamente è stato ancora rivelato e c’è chi giura che appena Piccone svelerà le sue carte tutti si muoveranno. In casa centrosinistra la situazione è tutta in divenire. Evelina Torrelli ha confermato la sua candidatura inaugurando anche la sede, eppure ieri gli iscritti del Partito democratico, con la candidata al consiglio regionale Anna Maria Bacchetta, si sono incontrati ad Avezzano per capire se ci sono ancora margini di trattativa con le altre frange del Pd rimaste fuori dalla squadra guidata dalla Torrelli. Alcune aperture ci sono state, ma anche qui per ora non c’è nulla di certo. Il movimento 5 Stelle, intanto, con Alessandro Ricci ha preparato la sua lista ed è pronto a correre per conquistare un posto, o più in consiglio comunale. Tra manovre, accordi, passi in avanti e smentite tra la Liberazione e il primo maggio i giochi dovranno essere chiusi.