Avezzano. Il Pd nella Marsica punta tutto su Lorenza Panei. Donna, grintosa e sempre in prima linea per il partito. E’ lei il volto che il Pd ha scelto come candidata alla Camera, sia al maggioritario, area di riferimento Marsica-Altosangro, sia al proporzionale, ma in terza posizione. La Panei, avezzanese, ha sbaragliato la concorrenza maschile imponendosi come unica rappresentante del Pd marsicano in corsa per un posto a Roma. La sua attività nel partito guidato da Matteo Renzi è iniziata anni fa. Già nel 2011 venne scelta alla guida del circolo Pd di Avezzano e poi scalò la segreteria regionale non facendo mai mancare la sua presenza in incontri, manifestazioni e assemblee. Dirigente LFoundry, nel 2014 è stata scelta come presidente dell’Aciam. La sua corsa verso Roma non è stata subito in discesa. Nella Marsica, infatti, tanti erano i suoi antagonisti pronti a sfilargli la sedia. Lei però è andata avanti ed è riuscita ad arrivare al traguardo anche se la vittoria, secondo gli addetti ai lavori, non sarà facile da conquistare. A decidere poi la strada da prendere sarebbe stato il Partito nazionale che avrebbe di fatto chiuso le porte agli altri.
A contendersi il posto c’erano Mario Mazzetti, segretario provinciale del Pd, ma anche Michele Fina, membro dello staff del ministro Orlando che insieme all’Aquilano Di Benedetto da giorni aveva lanciato la sua auto-candidatura, e il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio. Quest’ultimo però, tirato più volte per la giacchetta dal partito, avrebbe rifiutato per tentare la rielezione alla Regione chiedendo al partito una deroga (secondo lo statuto del Pd non ci si può candidare più di due volte alla Regione). Il passo indietro di Di Pangrazio potrebbe essere stato determinato anche dall’esigenza di non andare in contrasto con l’ex segretario del circolo Pd di Avezzano. La Panei ora avrà il compito di mettere insieme le diverse anime del partito, sia nel territorio marsicano, sia in quello dell’Alto Sangro, cercando di raccogliere più consensi possibili. La sua posizione, infatti, è legata al trend del Partito che dovrà fare incetta di preferenze per portarla direttamente a Montecitorio.