Pescara. Presenze e fatturato in crescita, con un +0,46%, per il turismo natura anche nell’anno della crisi. Emerge dal IX Rapporto Ecotur sul Turismo Natura, l’indagine scientifica nazionale redatta dall’Osservatorio Ecotur costituito da Istat, Enit e Università dell’Aquila, presentato oggi durante la 22/a edizione di Ecotur, Borsa internazionale del turismo natura, a Chieti fino a domani. Nell’ultimo anno di rilevamento, il 2010, le presenze sono giunte a 99.035.394, con una crescita dello 0,46% rispetto all’anno precedente e una permanenza media che si stabilizza da 3,88 giorni a 3,84. Il fatturato è giunto a 10,67 miliardi di euro, in crescita dello 0,24%. I segmenti più rappresentativi del turismo natura si sono dimostrati i parchi e le riserve, con una quota di mercato superiore al 35%, seguiti dalla montagna (23%), dal turismo rurale (18%), e ancora dal turismo lacuale, dai Borghi più belli d’Italia, dalle riserve marine e dall’agriturismo. Il Rapporto analizza anche le motivazioni di vacanza natura: nel 2011 crescono la voglia di vivere a contatto con la natura (40% contro il 38% del 2010) e l’esigenza di praticare sport e attività all’aria aperta (24% contro il 18% del 2010). Il 2010 è stato anche l’anno dell’aumento dei giovani che scelgono il turismo natura: un quarto ormai di chi sceglie il turismo verdeblu ha tra i 16 e i 30 anni, nel 50% dei casi una laurea in tasca, e una capacità di spesa media (37%). Il 52% degli italiani che scelgono la vacanza natura chiede il prodotto «parchi naturali». La graduatoria dei parchi più richiesti vede al primo posto, con 24 indicazioni da parte dei tour operator intervistati, il Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Seguono Gran Paradiso (22 indicazioni); Cinque Terre (18), Stelvio (16), Pollino (15), Circeo (11), Arcipelago Toscano (9), della Maiella (8) e della Sila (7). Analizzando i soli turisti stranieri, i parchi più richiesti sono Cinque Terre (23,1%), Dolomiti Bellunesi (17,4%), Appennino Tosco-Emiliano (10,4%), Arcipelago Toscano (10,3%), Vesuvio (10,1%) e Abruzzo, Lazio e Molise (10,1%). Il Rapporto Ecotur indica inoltre quali sono le strutture ricettive scelte dai turisti: gli alberghi sono al 23,5%, in sostanziale stabilità rispetto al 2009; flessione dello 0,6%, per i bed and breakfast e dello 0,8% per gli agriturismi, crescono le case private (11,8%/+1), i campeggi (8%/ +0,3) e i camper (6,5%/+1).