Il grido di allarme che arriva da Unioncamere è davvero molto importante e che non fa ben sperare, soprattutto a livello lavorativo. Infatti, l’economia di questa ragione, secondo le ultime statistiche che sono state diffuse da pochissimo, presenta un Pil che, in poche parole, non si muove. Una crescita che non si può nemmeno definire tale, visto che un +0,2% è il simbolo di un’economia che, in questo momento, si può solo ed esclusivamente definire piatta.
Il calo demografico è un altro elemento che fa preoccupare i piani alti della Regione Abruzzo: la percentuale non fa ben sperare, dal momento che è stata registrata una diminuzione pari allo 0,2% nel periodo che parte dal 2011 e va fino al 2016. Sale e anche in maniera importante la componente degli stranieri presente sul territorio, con un rialzo del 25,9%.
Una delle caratteristiche della terra abruzzese è sempre stata quella di essere una regione con un’altissima densità imprenditoriale in confronto al numero di persone che sono residenti. Tra l’altro, l’Abruzzo può vantare anche una notevole componente “rosa” nel mondo dell’imprenditoria. In questo momento, però, lo stallo economico è troppo più forte e sta lentamente distruggendo tutti gli strumenti che potevano portare ad una crescita, quantomeno a livello potenziale.
Eppure, c’è qualcuno che si sta sforzando diventare grande senza limitarsi alla sua figura di imprenditore. Stiamo parlando di Aldo Antonacci, un 52enne che è nato a Penne, in provincia di Pescara e che opera nel comparto dell’import-export. Proprio per tale ragione, trascorre diversi mesi all’anno negli Usa, a New York. Ed è proprio nella città della Grande Mela che è riuscito a scoprire il mondo del poker texano. Non si è limitato a studiare e ad approfondire segreti e aspetti del gioco, ma è riuscito anche ad ottenere dei risultati che l’hanno portato alla ribalta in tutto l’ambiente. Non solo grazie ai tornei live, ovvero quelli che si disputano intorno ad un tavolo reale, ma anche grazie agli ottimi riscontri che ha ottenuto nelle partite online. Il settore del poker online, al giorno d’oggi, affascina sicuramente i grandi pokeristi, visto che offre tanti tornei ed eventi a cui partecipare. Anche per chi è alle prime armi fare pratica non è complicato, dal momento che esistono tante piattaforme in cui potersi esercitare gratuitamente: ad esempio, provate i giochi da casinò su NetBet.
Anche Antonacci si è cimentato spesso con i tornei online, ma la passione per il poker texano è nata, come detto, negli Usa, anche se le sue prime parte le ha disputate in Italia. Nel 2009 è riuscito a trionfare in un side event di beneficenza, organizzato per un sostegno agli abitanti colpiti dal terremoto dell’Aquila, interno ad EPT: in quel caso, Antonacci è riuscito a vincere il primo premio, devolvendo il ricavato in beneficenza. Aldo ha una netta preferenza per il Texas Hold’Em, visto che è la soluzione migliore per tutti coloro che hanno un approccio al gioco sportivo e tranquillo. Insomma, una scelta che si adatta molto bene a chi non è un gambler e preferisce giocare in maniera moderata. Come fare per provare a stimolare una diffusione più ampia del poker in Italia? Aldo Antonacci ha le idee ben chiare, parlando sia da imprenditore che da vero e proprio giocatore di poker. Secondo il suo parere, infatti, quello che manca sono semplicemente le strutture. E le differenze tra i giocatori di stampo americano e quelli italiani? Quella che emerge maggiormente risiede nell’aspetto tecnico. Negli Stati Uniti vige un più elevato rispetto per la giocata, mentre in Italia determinati meccanismi di gioco devono ancora ricevere la giusta interpretazione ed essere assimilati.
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