Gioia dei Marsi. Senza scrupoli, senza alcun rispetto per le minime regole di convivenza civile né tantomeno di protezione nei confronti della natura e dell’ambiente. Sono le persone sanzionate dai militari del Reparto Carabinieri Parco, “scovate” dalle telecamere posizionate in alcune aree, a ridosso del Fucino, alle porte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
I carabinieri forestali della stazione di Gioia dei Marsi, militari del Reparto che si occupa quotidianamente del benessere e della sicurezza oltre che dei cittadini anche degli orsi, dei cervi e della fauna selvatica che vive in questo angolo d’Abruzzo, dove ancora si può godere di una natura indomita e selvaggia, sono anche addetti quotidianamente al controllo del rispetto dell’ambiente.
Ed è così che i carabinieri del Reparto agli ordini del colonnello Clara D’Arcangelo sono riusciti a incastrare e a sanzionare cittadini che, in barba ad ogni regola, hanno deciso di abbandonare i propri rifiuti in aree comuni, a ridosso del Bacino del Fucino, proprio lì dove si coltiva, dove centinaia di contadini ogni giorno cercano di rispettare al meglio le nuove direttive in tema ambientale per restituire prodotti genuini, che finiscono ogni giorno sulle tavole degli italiani. E non solo. Le sanzioni sono di natura amministrativa e ne sono state elevate diverse.
Il controllo del territorio chiaramente c’è ogni giorno, in tutto il territorio a ridosso del Pnalm ma anche nelle aree limtrofe, proprio quelle più a rischio, dove i “lanciatori della busta selvaggia” pensano di passare più inosservati. I rifiuti trovati sversati in natura sono di ogni tipo: elettrodomestici, scatoloni, bustoni pieni di indifferenziata, residui di lavori in casa e tanto altro. Scene indecenti che restituiscono immagini che la Regione Verde d’Europa, l’Abruzzo, non meriterebbe davvero di vedere.
In quanto, oggi, il conferimento dei rifiuti corretto e secondo le regole e le normative, è una materia trattata quotidianamente da tutte le società che si occupano di raccolta dei rifiuti e dalle istituzioni che spesso per essere più efficaci nella comunicazione utilizzano anche la collaborazione proprio dei carabinieri. L’educazione ambientale è entrata anche nelle scuole, grazie a percorsi didattici extra curriculari in cui i nostri figli sono impeganti già dalla Primaria. E qualche volta anche prima. Evidentemente però non sono i bambini il problema ma sono gli adulti, i primi a non saper rispettare le regole.