Avezzano. Esce oggi su 143 – Nessuna esclusa, nessuno escluso, il nuovo e attesissimo romanzo di Alessandro Faonio, un’opera che va oltre la letteratura, cercando di smuovere le coscienze.
Oggi 143 diventa una voce, ha dichiarato l’autore presentando il lavoro, non solo la mia, ma quella di uomini e donne che hanno scelto di metterci il volto e la voce per ricordare una verità semplice e terribile: il +1 può essere chiunque. Un messaggio diretto, urgente, che accompagna l’uscita del libro attraverso un video-manifesto in cui la narrativa incontra l’impegno sociale. Il numero 143 diventa un simbolo, un codice, un allarme: l’indicatore di una vita in più che non dovrebbe mai aggiungersi alla lista delle vittime di violenza.
Il romanzo nasce da un dato reale e terribile: nel 2018 le vittime di femminicidio erano 142, e oggi, nel racconto, si dà voce alla 143. Ovviamente si tratta di una storia inventata, ma possibile e plausibile, anzi l’autore la definisce imminente, e invita a guardare in faccia la realtà, con una frase “La violenza non è un lampo, ma un’ombra che cresce. Riconoscerne i segnali è l’unico modo per impedirle di diventare tragedia”.
La protagonista del romanzo, Martina, ha venticinque anni e un futuro che sembra finalmente aprirsi: una borsa di studio in Francia, la prospettiva di un mondo nuovo, di una vita che parli la lingua dell’arte, della bellezza e dell’autonomia. Ma attorno a lei tutto la tira indietro. In un paesino del Sud, dove le cicale vibrano nell’afa e il tempo pare immobile, la famiglia la vuole “sistemata”, mentre il fidanzato storico, Mattia, intrappolato in un’officina e in un senso di fallimento personale, vive la scelta di Martina come un tradimento. Tra tradizioni che diventano gabbie, fragilità mascherate da virilità e un presente pieno di parole non dette, la giovane cerca aria. Lucia, l’amica fidata, è la sua bussola, ma la pressione sociale è una morsa che stringe. L’arte resta il suo unico respiro. Poi, un blackout. La corrente salta, il paese si paralizza, i treni non partono. I piani si fermano, le partenze si rinviano. Martina torna in quella stanza da cui voleva fuggire. Ed è lì, nella penombra, che qualcosa cambia. L’ombra inizia a farsi più scura. 143 non costruisce eroi né colpevoli assoluti. Martina e Mattia sono due persone che cercano di amarsi come possono, con i loro limiti, le loro immaturità emotive, le loro paure. Proprio qui sta la forza del romanzo: mostrare come la violenza, fisica o psicologica, non esploda mai all’improvviso, ma fermenti nel non detto, nell’incomunicabilità, nelle crepe quotidiane.
È una storia che interroga, che costringe a domandarsi dove inizi davvero la fragilità, dove finisca l’affetto e dove cominci il sacrificio sbagliato. E quanto sia sottile il confine che separa la sofferenza da una possibile tragedia. Con 143 – Nessuna esclusa, nessuno escluso Alessandro Faonio firma un romanzo necessario. Una narrazione che vibra di tensione emotiva, ma anche un gesto di responsabilità collettiva. Per leggere. Per capire. Per cambiare.







