Avezzano. Sarà ricordato per aver combattutto le Brigate Rosse ma anche per il suo lavoro in Albania contro la lotta al traffico di esseri umani e all’arrivo in Italia di clandestini.
Il 6 gennaio del 1982 ricevette la medaglia d’oro al Valor civile:
Funzionario di Pubblica Sicurezza, pur consapevole del gravissimo pericolo cui si esponeva, assumeva l’incarico di condurre e coordinare delicate e pericolose indagini, che portavano alla conclusione di brillanti operazioni di polizia.
Vittima di un tentativo di sequestro da parte di alcuni terroristi armati penetrati con inganno nella sua abitazione, con estremo coraggio e decisione reagiva prontamente con l’arma in dotazione. Sebbene gravemente ferito, colpiva a sua volta un criminale, e messi in fuga gli altri aggressori ne consentiva poi, l’individuazione e l’arresto.
Roma, 6 gennaio 1982.
Si è spento ad Avezzano, a 81 anni, nell’abitazione in cui viveva con la sua compagna, Nicola Simone, dirigente della Polizia di Stato, nel 2003 nominato prefetto dal Consiglio dei Ministri.
Simone è stato il primo direttore Interpol Italia e il primo a dirigere il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ed è stato Capo Della Missione Interforze in Albania negli anni 1997 – 2001.
Era originario di Napoli.
È stato lui ad addestrare la polizia albanese agli standard italiani e sempre lui con il suo instancabile e impavido lavoro a bloccare i gommoni che partivano dall’Albania verso l’Italia pieni di clandestini.
I funerali si svolgeranno questa mattina, alle 11, nella chiesa di San Giovanni ad Avezzano. Alla cerimonia prenderà parte anche il Questore dell’Aquila Gennaro Capoluongo, accompagnato dal primo dirigente Sandro De Angelis.
Quest’ultimo, insieme a Simone prese parte a una missione in Albania, in cui dei trafficanti di droga spararono a un elicottero della Polizia di Stato.