Avezzano. E’ morto questa mattina nel sonno, stroncato probabilmente da un infarto. Nicola Irti, noto legale di origini avezzanesi e figlio del professor Natalino Irti celebre accademico e studioso di diritto, aveva 47 anni. La morte è avvenuta nella sua residenza di Roma e la notizia ha suscitato grande cordoglio nella Marsica dove tutti conoscono e stimano la famiglia Irti. La data dei funerali, che potrebbero tenersi ad Avezzano, non è stata ancora fissata. Nicola Irti negli ultimi tempi si era impegnato molto per le iniziative legate alla Fondazione Irti. Cinque giorni fa aveva presentato insieme a Rosita Celentano e Pino Quartullo, lo spettacolo “Qualche volta scappano”, in programma al Teatro dei Marsi nel cartellone della stagione teatrale avezzanese.
Specializzato in diritto civile, industriale, societario e dell’arbitrato, era molto conosciuto nell’ambiente legale romano. Aveva fatto anche parte dei cda di Magiste Re Sgr e di Magiste Holding, le società di Stefano Ricucci. Molte le iniziative benefiche per il terremoto in Abruzzo che aveva avviato negli ultimi tempi con la fondazione di cui andava fiero. Era il punto di riferimento di uno degli studi legali più noti della Capitale, oltre a quello ad Avezzano guidato dallo zio Umberto insieme al figlio Aurelio, raggiungendo importanti traguardi dopo ben cinque generazioni di avvocati, fra cui il padre che tre mesi fa ha ricevuto la cittadinanza onoraria dall’amministrazione comunale di Avezzano.
“Apprendiamo con grande costernazione della prematura morte di Nicola Irti, avvocato, figlio del nostro illustre concittadino Natalino Irti”, ha dichiarato il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, “Solo pochi giorni fa eravamo vicini, al teatro dei Marsi, in occasione dell’evento benefico a favore dei terremotati del teramano, generosamente organizzato dalla Fondazione Irti, nella quale Nicola, professionista buono e sensibile, ricopre l’importante carica di vicepresidente, ed è doloroso oggi trovarmi a esprimere il più profondo cordoglio da parte mia, dell’amministrazione e della comunità che rappresento, ai genitori Natalino ed Elena e alla famiglia tutta. A loro giunga, nella tragedia, il nostro forte abbraccio”.