Tagliacozzo. E’ stato dichiarato dal Ministero della Salute il miglior reparto della Regione Abruzzo per i livelli di aderenza agli standard di qualità. Ma proprio questo reparto aspetta da oltre 15 anni un ecocardiografo nuovo e ora sarà addirittura costretto a chiudere o a ridurre dei servizi perché un medico in maternità da settembre non viene ancora sostituito. E’ quanto accade nella Marsica, al reparto di Cardiologia riabilitativa dell’Umberto I. Gli altissimi standard di qualità che ne hanno decretato il primato regionale deve fare i conti con ristrettezze di strumentazione e anche di personale. Secondo i risultati dell’Agenas, l’agenzia del ministero, il reparto guidato dal dottor Leonello Guarracini ha degli standard di qualità altissimi a cui va aggiunta la più alta percentuale di attività svolta nell’area specifica (45,4 per cento).
L’edizione 2016 del Programma nazionale esiti (Pne) dell’Agenzia nazionale rivela una grande variabilità nell’efficacia e nell’appropriatezza delle cure tra le Asl abruzzesi, tra le aree geografiche e anche tra gli ospedali della stessa Regione, fotografando un sistema sanitario che necessita di ulteriori sforzi per avvicinarsi sempre più agli standard di riferimento nazionali ed internazionali. Ci sono però delle eccellenze, e una tra queste è il reparto dell’Umberto I di Tagliacozzo. Il paradosso, però, sta nel fatto che queste valutazioni, secondo il ministero della Salute, sono uno strumento di supporto anche per l’amministrazione regionale e per le Asl che possono da un lato individuare e monitorare le strutture ospedaliere da sottoporre a piani di efficientamento e riqualificazione dove c’è presenza di aree cliniche con una valutazione molto bassa, ma dall’altro valorizzare e sostenere le eccellenze. E’ evidente la discrepanza della valutazione ministeriale, con la sofferenza di risorse umane e di risorse tecnologiche con cui deve fare i conti il reparto. Da anni viene chiesto un nuovo ecocardiografo, ma non è stato mai sostituito. Ciò non ha impedito di raggiungere i risultati ottenuti, ma allo stesso tempo la situazione rende più difficoltosa l’attività del personale. Inoltre da questa estate c’è un altro problema. Una dottoressa è andata in maternità e ancora non è stata sostituita.
La Asl ha prontamente fatto l’avviso e ora bisogna interpellare chi è in graduatoria. A questo punto la questione è diventata burocratica e il rischio è che proprio la burocrazia rallenti o blocchi l’attività del reparto d’eccellenza. C’è infatti il rischio concreto della riduzione di accettazione delle richieste ambulatoriali. Due cardiologi non possono fare tutte quelle attività previste e non possono mai assentarsi. Questo stato di cose costringerà alla riduzione dell’attività di reparto e ambulatoriale. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, annunciando che vigilerà sulla situazione. “È motivo di grande orgoglio vedere la nostra struttura ospedaliera in cima alla classifica delle eccellenze regionali”, ha affermato il primo cittadino, “è tuttavia necessario lavorare per migliorare ulteriormente l’assistenza sanitaria ai pazienti che usufruiscono del nostro ospedale Umberto I. Sarà mio impegno sollecitare le autorità politiche abruzzesi affinché arrivi presto in dotazione un nuovo ecocardiografo atteso da tempo e affinché vengano accelerati i tempi per la sostituzione del cardiologo assente anche alla luce della grande affluenza quotidiana di pazienti. Il reparto tratta centinaia di pazienti ricoverati a causa di una delle malattie più diffuse in Occidente come lo scompenso cardiaco. Svolge la propria attività in stretto collegamento con prestigiosi ospedali romani come il San Camillo e registra un’alta mobilità attiva: 25 malati su 100 arrivano solo dal Lazio. Fibrillazione atriale, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica sono problematiche cardiologiche della massima importanza anche per la Marsica dove tra l’altro, si registrano ogni anno anche 400 casi di ictus cerebrale. Nelle regioni del Nord Italia i reparti di cardiologia riabilitativa sono molto diffusi perché permettono un risparmio della sanità pubblica abbassando i casi d i ricaduta e il tasso di mortalità. La cardiologia di Tagliacozzo, centro qualificato della Regione Abruzzo, ha quindi anche la necessità di essere potenziata con un numero maggiore di posti letto. Attualmente i dodici disponibili sono sempre occupati con una lunga lista di attesa.